Inaugurata l’Accademia del mondo delle Intolleranze, punto di riferimento per gli intolleranti e per gli appassionati della salute alimentare.
L’Accademia dell’Associazione “Il mondo delle intolleranze” ha tutte le carte in regola per diventare punto di riferimento per tutti coloro che per motivi personali o professionali, si devono confrontare quotidianamente con un fenomeno in continua crescita: le intolleranze alimentari.
Lo hanno confermato, durante la Conferenza stampa di inaugurazione della Accademia, gli esperti di settore,nutrizionisti, chef e aziende che hanno sostenuto e continueranno a sostenere questo progetto unico nel settore ideato e realizzato da Tiziana Colombo e dalla sua Associazione.
Non si tratta “solo” delle più note intolleranze al glutine o ai latticini, esistono casi di allergie al nichel, ai metalli pesanti…..e a sostanze che spesso nemmeno consideriamo come presenti negli alimenti.
All’inaugurazione, presente al tavolo dei relatori, oltre alla fondatrice, anche:
- il sindaco di Cavenago Francesco Seghi,
- il Direttore di “Italia a Tavola” Alberto Lupini,
- la Dottoressa Mapelli Manuela che ha presentato uno squarcio del panorama del fenomeno delle intolleranze alimentari riscontrabile fin dai primi anni di vita e quindi fonte di preoccupazione per genitori e istituti scolastici che dispongono di mensa.
La regola a cui tutti auspicano è l’assunzione di stili alimentari in cui la dieta si trasformi in proposte di piatti quotidiani dove il buono si unisce al sano per produrre soddisfazione e piacere per tutti, intolleranti compresi.
Sonia Re, Direttore APCI, Associazione Professionale Cuochi Italiani, è intervenuta per portare il punto di vista della ristorazione:
“Il nostro settore ha un ruolo importante nell’affrontare questo scenario sempre più sfaccettato.
Non è una moda, una tendenza, ma una necessità a cui i ristoratori devono far fronte con auto aggiornamento e facendo loro stessi informazione per la propria clientela, un contributo necessario per il passaggio da una non cultura alla presa di coscienza delle nuove esigenze”.
Gli chef Scaglione e Perin chiamati in causa, hanno evidenziato il ruolo fondamentale dell’Accademia:
“Un punto di riferimento che va a riempire un vuoto: non esisteva ancora una scuola su questo argomento per i professionisti dove non ci fossero solamente lezioni teoriche, ma effettivi laboratori da “mani in pasta” utili anche per start up artigianali decise verso produzioni di alimenti gluten free”.
Il cambiamento della professionalità in questo senso è quindi un auspicio che produrrà valore aggiunto e che potrà rivelarsi nell’applicazione di speciali metodi di cottura e in una sempre più attenta scelta degli ingredienti. Quelli naturalmente privi di glutine, per esempio, dei quali l’Associazione attraverso il blog di Tiziana Colombo, alias NonnaPaperina, da tempo è già portavoce.
Il futuro attivo dell’Accademia sarà quindi incentrato su processi propositivi di conoscenza teorica e pratica in cui i confronti tra nutrizionisti, chef, aziende e consumatori porteranno sicuramente a una migliore informazione nel settore delle intolleranze alimentari per un quotidiano più sano con gusto sia in famiglia, sia in tutti gli ambienti in cui si effettuano i consumi alimentari.
Dall’ ultimo Rapporto Ristorazione della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) risulta che ben il 36% dei consumi alimentari complessivi si effettuano fuori dalle mura domestiche: agli italiani piace mangiare “fuori”, compresi gli intolleranti naturalmente, che sognano un futuro in cui la penalizzazione del loro piacere sia solo un ricordo lontano.
Ed ora, le Storie di cibo proveranno in diretta l’esperienza formativa dell’Accademia: ci troverete presto con le mani in pasta!
Ovviamente in una pasta gluten free 😉
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