Da Weekend Premium a Golosaria, passando per Food & Travel Italia: Tre Cristi Milano festeggia un periodo di premi .
Felicità e soddisfazione per il Tre Cristi Milano che negli ultimi due mesi ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua cucina.
Il raggiungimento di risultati e traguardi è sempre frutto di un lavoro costante ed entusiasta: così al ristorante Tre Cristi Milano lo chef Franco Aliberti e il suo team portano avanti ogni giorno un’identità culinaria fatta prima di tutto di principi etici e sostenibili.
Una filosofia continuamente in crescita e in perpetua evoluzione per stare al passo con un mondo che sempre di più ha bisogno di impegni green ed eco-friendly.
Un approccio che nell’ultimo periodo si è fatto sempre più evidente ed è stato apprezzato da organizzazioni e guide, portando a numerosi riconoscimenti.
Eccoli nella sostanza:
- il 2 ottobre, nel corso dell’evento Weekend Premium Green Awards 2019, lo chef Franco Aliberti ha ritirato il premio come Miglior Green Chef 2019, consegnato da Roberta Schira, food specialist del Corriere della Sera e Raffaello D’Argenzio, Direttore Di Weekend Premium.
- Due giorni dopo, Franco Aliberti si è recato al Forte Village Resort a Santa Margherita di Pula, in Sardegna, dove per la seconda edizione degli Awards di Food & Travel Italia sono stati consegnati i riconoscimenti alle eccellenze italiane ed internazionali che si sono contraddistinte per la loro qualità e i loro servizi. In questo caso Franco Aliberti è stato premiato come chef emergente dell’anno, con una particolare menzione alla sua cucina attenta all’ambiente ed ecosostenibile, che permea il menu dinamico del suo ristorante.
- Golosaria, a Milano dal 26 al 28 ottobre, ha scelto il Tre Cristi Milano come Miglior Tavola di Milano 2019.
Questi i commenti dello chef Franco Aliberti sui vari riconoscimenti e sul momento particolarmente felice:
“Sono tutti riconoscimenti rilevanti, da vivere non come punto di arrivo, bensì quale stimolo per proseguire con passione un percorso difficile, ma al contempo gratificante e soddisfacente.Green non è solo la natura che ci circonda, ma anche un’etica, una coscienza, una sorta di responsabilità verso una cucina attenta che si approccia con rispetto alla materia prima”.
La parola chiave dello chef è infatti “cucina attenta all’ambiente ed ecosostenibile”.
Ogni piatto esalta le singole materie prime, presentate in diverse consistenze e utilizzando tutte le parti commestibili di frutta e verdura.
Partendo da una innata curiosità e voglia di sperimentare, Franco Aliberti si avvale delle più moderne tecniche di cottura ma predilige un ritorno all’uso di cucina ancestrale, materica, come quella della griglia, che diviene garanzia di una cucina personale e decisamente creativa.
Racconta lo chef:
“Sotto i riflettori il singolo ingrediente, bilanciato al massimo da altri due di supporto, perché amo colpire con la semplicità più che con la complessità, reinterpretando anche un semplice broccolo con una vena giocosa, senza perdere di vista la sostanza del piatto”.
Sorpresa, divertimento e un gioco sensoriale che viene esaltato da una studiata linea di oggetti di design che vede lo skyline e la tradizione milanese come fonte ispiratrice: un piccolo tram, come nell’immaginario collettivo di una Milano anni ’50, è il veicolo che accompagna la cena ai Tre Cristi fino all’ultima puntata.
“Ho una visione da pasticcere: tutto deve essere calcolato al millimetro, per essere perfettamente replicabile in ogni momento e da ognuno.Un esempio: la pasta al pomodoro, è la classica ricetta non scritta. Per me deve essere scritta anche quella, con tutte le possibili variazioni.Questo è un pensiero da pasticcere”.
Nel ristorante milanese due i menu firmati dallo chef:
- “In Città”: 8 portate che sono un omaggio di piatti a Milano, dedicati non solo ai prodotti della tradizione ma anche alle persone che hanno arricchito e hanno presentato un cambiamento nella città. (€ 70 a persona- € 110 con vini in abbinamento, a persona)
- “A Due Passi da Milano”: 10 portate per un menu attento al cambio delle stagioni che raggruppa tanti piccoli produttori di nicchia, segnalando per ogni piatto gli ingredienti e la distanza dalla città. (€ 90 a persona- € 150 con vini in abbinamento)
C’è anche la possibilità di scegliere un menu a 2 portate (comprensivo di antipasto o primo o secondo e dolce) a 35 € o il menu da 3 portate (comprensivo di antipasto o primo, secondo e dolce) a 50 €. Una storia lunga, quello dello chef, approdato al Tre Cristi Milano dopo esperienze variegate ed importanti, tra le quali:
- da Massimo Spigaroli all’Antica Corte Pallavicina,
- presso Massimiliano Alajmo a Le Calandre di Padova
- da Gualtiero Marchesi prima ad Erbusco, poi a Milano, con cui collabora anche all’apertura del Marchesino.
- presso il ristorante Vite di San Patrignano, per il progetto di centro della proposta educativa della comunità.
- Nel 2012 entra a far parte della brigata di Massimo Bottura all’Osteria Francescana,
- nel 2014 apre il suo ristorante a Riccione, EVVIVA, dolci e cucina a scarto zero, sua cifra stilistica.
- ultima tappa del suo percorso prima di Milano, ha affiancato lo chef Gianni Tarabini a La Preséf all’interno dell’Azienda Agricola de “la Fiorida” a Mantello, in Valtellina.
Ed ora tanti successi lo attendono, insieme alle tante attività che realizza anche in collaborazione con altri chef:
ultimamente lo abbiamo visto impegnato nel progetto Sinergie, insieme agli chef Alessandro Ravanà e Marco Visciola, e tra pochi giorni sarà a San Patrignano, per una cena a quattro mani nella pizzeria SPaccio.
Che altre sorprese ci riserverà lo chef Aliberti?
Del ristorante Tre Cristi Milano e dello chef Franco Aliberti abbiamo scritto anche qui:
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