Tre Bicchieri Gambero Rosso: calici da segnalare

E’ uscita la Guida Vini Gambero Rosso 2024.

Nominati i nuovi 3 bicchieri: ecco le cantine amiche.

Nel panorama delle guide vinicole italiane, poche onorificenze portano il prestigio e il riconoscimento come i “Tre Bicchieri” assegnati dal Gambero Rosso. Questi tre bicchieri, simbolo di eccellenza enologica, rappresentano il massimo traguardo che un vino italiano possa ambire a raggiungere.

Con l’uscita della guida edizione 2024 molti nuovi premiati, tra cui alcuni calici che vogliamo segnalare.

Intanto una premessa: da cosa derivano questi prestigiosi riconoscimenti, come vengono giudicati e quanti vini italiani sono stati insigniti di questo prestigioso premio nella nuova guida 2024?

L’Origine dei “Tre Bicchieri”

I “Tre Bicchieri” Gambero Rosso hanno una storia che affonda le radici nel 1988, quando il Gambero Rosso – una delle principali autorità nel settore enogastronomico italiano – ha deciso di istituire un sistema di premiazione per riconoscere l’eccellenza dei vini italiani. Il concetto alla base di questo sistema è semplice ma rigoroso: identificare e celebrare i vini che si distinguono per la loro qualità eccezionale e il loro carattere distintivo.

Il Processo di Giudizio

I vini candidati al premio “Tre Bicchieri” sono sottoposti a un processo di valutazione estremamente rigoroso e imparziale. Un team di esperti enologi, sommelier e degustatori di vini altamente qualificati si riunisce per una serie di degustazioni alla cieca, durante le quali valutano migliaia di campioni provenienti da ogni angolo d’Italia. Questi assaggiatori professionisti considerano numerosi parametri, tra cui l’aroma, il gusto, la struttura, l’equilibrio e la persistenza, per determinare quale vino meriti il prestigioso riconoscimento.

I Vini Premiati nel 2024

Nella guida 2024 del Gambero Rosso, i “Tre Bicchieri” sono stati assegnati a una selezione ristretta di vini italiani che rappresentano il meglio della produzione vinicola del paese. Anche se il numero preciso di vini insigniti di questo prestigioso riconoscimento può variare da anno a anno, si tratta di una manciata di vini scelti con grande cura tra le migliaia di candidati.

Questi vini rappresentano non solo una notevole qualità enologica, ma spesso anche un legame profondo con il territorio e le tradizioni locali. Ogni “Tre Bicchieri” è un ambasciatore delle eccellenze vinicole italiane, destinato a far brillare la luce sulla ricchezza e la diversità delle regioni vinicole italiane.

In conclusione, i “Tre Bicchieri” Gambero Rosso rimangono uno dei premi più ambiti nell’universo del vino italiano. Sono il risultato di un processo di giudizio estremamente rigoroso e imparziale, e rappresentano il vertice della qualità vinicola in Italia. Nella guida 2024, come ogni anno, solo pochi eletti vini hanno il privilegio di fregiarsi di questa onorificenza, portando avanti la tradizione di eccellenza enologica italiana.

Ecco i vini che vogliamo evidenziare, perchè di cantine che conosciamo, perchè è importante diffonderli!

1 – Tenuta Mazzolino con il Terrazze Alte

Questo premio è motivo di grande orgoglio e ci rende particolarmente felici. Era uno dei nostri obiettivi”, afferma a Francesca Seralvo, terza generazione al timone della Tenuta. “Rappresenta un riconoscimento al nostro costante impegno sia in vigna sia in cantina. E averlo conquistato con il Terrazze Alte – il nostro secondo vino – aumenta la soddisfazione”. Il Terrazze Alte – pinot nero 100%- è un progetto enoico della cantina lombarda nato poco più di un anno fa. “Fratello minore – solo anagraficamente – del Terrazze, con vinificazione simile”, spiega Stefano Malchiodi, enologo della cantina. “Il suo affinamento richiede qualche mese in più in vasca e viene così imbottigliato dopo la vendemmia successiva”. Di colore rubino delicato, ma brillante con leggeri riflessi rosso mattone, al naso il Terrazze alte risulta intenso, con quegli aromi tipici da pinot nero con sentori di frutta rossa, arancia sanguinella e qualche nota speziata. Il finale è persistente con un ritorno di buccia di arancia sanguinella, e sentori di frutti rossi a polpa acida che anticipano la progressione di un sorso profondo.  Al palato è agile e regala un tannino equilibrato e vellutato. Le severe vene calcareo-gessose gli donano profondità e dinamicità di sorso. Elegante e raffinato come solo il Pinot Noir sa essere, ma anche fresco e intenso, figlio di una vigna “difficile” e come tutte le cose che richiedono più tempo e fatica, il Terrazze Alte rivela un carattere unico e deciso