Tavolo Unico: il luogo dove l’arte e la cucina si fondono.
Esperienze sensoriali e artistiche sempre differenti, nelle sale con unico tavolo, in una villetta di Busto Arsizio.
Parlare di unicità può sembrare semplice, ma nel caso del ristorante Tavolo Unico di Massimiliano Babila Cagelli, il concetto prende vita in una forma mai vista prima.
Qui l’arte e la cucina non sono semplicemente accostate: si fondono, si abbracciano in un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, portando gli ospiti a un livello di consapevolezza estetica e gustativa mai esplorato. Il ristorante dove l’arte non è solo appesa alle pareti, ma è parte integrante di ogni boccone, di ogni respiro all’interno delle sale, trasformando il pasto in una performance totale.
Massimiliano Babila Cagelli, ex campione di nuoto, ha trasportato in cucina la stessa disciplina e tenacia che lo portavano a tuffarsi in vasca giorno dopo giorno. Quando gareggiava, la sua vita era fatta di sacrifici, di una rigida disciplina, ma anche di una profonda curiosità verso il mondo. Tra una gara e l’altra, ha trasformato quella curiosità in passione.
“La mia seconda piscina erano i musei”, racconta Cagelli.
Visitava le gallerie più iconiche d’Europa, iniziando a collezionare cartoline al Louvre, finché quella semplice collezione di souvenir si è evoluta in qualcosa di più grande, in una vera e propria collezione di opere d’arte del Novecento. Ogni viaggio era una scoperta, ogni visita a un museo era un’immersione totale nelle emozioni che l’arte poteva suscitare.
L’idea di unire queste due passioni, quella per la cucina e quella per l’arte, si è concretizzata quando ha incontrato di nuovo la sua compagna di classe del liceo, Serena Colombo, storica dell’arte e docente universitaria.
Insieme, hanno dato alle stampe un libro dal titolo affascinante: Anche Van Gogh mangiava le cozze, una dichiarazione d’intenti, un manifesto della loro filosofia culinaria e artistica. In questo libro, Cagelli e Colombo mescolano con maestria racconti e ricette ispirate agli impressionisti, come se il cibo potesse, attraverso i sapori, dipingere una tela immaginaria davanti ai nostri occhi.
L’evoluzione naturale di questa passione è stata l’apertura di Tavolo Unico in una villetta elegante di Busto Arsizio, un luogo che non ha perso il suo spirito intimo e accogliente di casa, ma che ospita in ciascuna delle sue sette stanze delle vere e proprie collezioni private, dedicate a diversi periodi e movimenti artistici. Qui, il tempo sembra fermarsi, lasciando spazio alla contemplazione e al piacere.
Da De Chirico al Pop americano, da Dalí al Novecento italiano, ogni stanza è una capsula del tempo, uno scrigno che permette agli ospiti di vivere un’immersiva esperienza artistica e culinaria. E in ogni stanza, solo un tavolo. Unico, proprio come l’esperienza che offre: cenare in completa esclusività, immergersi nelle opere, lasciarsi sorprendere da un menù che cambia, che evolve, e che racconta storie sempre diverse.
Tavolo Unico offre quattro menù degustazione, dieci portate di pura sorpresa: si può scegliere il tema – mare, monti, orto – ma il come sarà interpretato è un mistero che si svela solo al momento della degustazione. Ogni cena è un’opera in divenire, dove i dettagli cambiano giorno dopo giorno. Massimiliano Babila Cagelli ama l’elemento sorpresa,questo è fuori di dubbio.
E ogni dettaglio, ogni piatto, ogni ingrediente si svela al momento giusto, proprio come un colpo di scena teatrale. Non c’è nulla di statico in questo ristorante: ogni cena è diversa dalla precedente. Ogni giorno qualcosa cambia, ogni giorno un elemento viene aggiunto o tolto, trasformando il pasto in un’opera in costante evoluzione, in un continuo gioco di rimandi tra l’arte visiva e quella culinaria. Un piatto può essere servito su una diversa ceramica artistica, un’opera nuova può adornare la stanza, o un ingrediente insolito può comparire per una sola volta.
E se questo non bastasse a rendere l’esperienza davvero unica, ci sono tre ulteriori immersioni in cibo e arte che aggiungono nuove sfumature all’offerta già straordinaria del ristorante.
La suite Romeo e Giulietta è un inno all’amore romantico, con il celebre divano Bocca di Gufram che sorride agli ospiti mentre gustano un menù dedicato alla storia d’amore più famosa del mondo. Le posate d’argento d’epoca, i calici realizzati a mano, ogni dettaglio è stato pensato per evocare un’epoca, un’atmosfera, un’emozione.
La sala Masterpiece è un omaggio all’arte impressionista, in cui le opere appese alle pareti dialogano con i piatti signature di Cagelli, trasformando la cena in un vero e proprio spettacolo.
E poi c’è la taverna De Chirico, dove l’arte surrealista ispira una degustazione in cui sono i piatti a interpretare i vini, ribaltando il concetto classico di abbinamento e creando nuove armonie e suggestioni.
Come diceva Picasso, “non si deve avere paura della perfezione, tanto non la raggiungeremo mai”, ma qui qualcosa di molto vicino alla perfezione è stato toccato e in ogni caso in questo luogo anche l’imperfezione diventa un valore, uno stimolo a sperimentare, a osare, a cercare il bello in ogni piccola sfumatura.
Massimiliano Babila Cagelli, con Tavolo Unico, ha creato qualcosa che va oltre il semplice concetto di ristorante. Ha creato un luogo dove l’arte e la cucina si incontrano in modo nuovo, dove il passato e il presente dialogano continuamente, dove ogni dettaglio ha un significato, ogni scelta è frutto di una riflessione.
Tavolo Unico è una celebrazione della vita, del bello e della ricerca continua del piacere sensoriale. È un viaggio che mescola cultura, emozione e sapore, in cui ogni elemento – dalla luce che filtra nelle sale alle opere alle pareti, dai piatti alle posate – contribuisce a creare un’armonia perfetta tra gusto, vista e spirito. È un luogo dove il tempo sembra fermarsi, dove il piacere della tavola incontra la profondità dell’arte, trasformando una “semplice” cena in un’opera d’arte totale. Tutto concorre a creare un’atmosfera magica, sospesa nel trascorrere dei tempi. Non c’è fretta, non c’è rumore, solo il piacere di essere presenti, di vivere un momento irripetibile.
Tavolo Unico è il posto dove tutto questo diventa possibile. E’ il luogo dove l’arte culinaria e l’arte visiva si fondono in un abbraccio armonioso, che dà vita a un’esperienza che non si dimentica, un’esperienza capace di farci innamorare della bellezza, della creatività, e della vita stessa; un’esperienza che fa vibrare, intensamente, anima e palato.
Un viaggio straordinario, dove ogni senso viene sollecitato e ogni aspettativa superata.
Il racconto del mio primo percorso degustazione leggetelo QUI. Occorreva innanzitutto spiegare il contesto. E che contesto!
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