Storie di Cibo pro Italia. Campagna italiana!

Periodo di difficoltà economica e sociale, causa Coronavirus.

Storie di cibo vuole contribuire con un messaggio personale, per incentivare al consumo di prodotti italiani.

Stiamo facendo conoscere gli sforzi di ristoratori e imprenditori che cercano di tenere alto il loro lavoro, in questo periodo di difficoltà.

In ogni crisi, lo abbiamo imparato, c’è un’opportunità. E allora scopriamola insieme!

Prendendo spunto da alcuni messaggi che abbiamo condiviso nei giorni scorsi (ad esempio le reazioni raccontate qui: Reazioni di ristoratori e imprenditori a coronaVirus) vogliamo diffondere un messaggio di amore per il nostro paese, per i nostri luoghi e per i nostri prodotti.

L’Italia, una bellezza da proteggere!

Noi scriviamo di cibo e di ospitalità, e allora è giusto continare a farlo, in modo forse ancor più consapevole.

“E’ giusto andare avanti e raccontare attraverso immagini e parole ciò che il resto del mondo può solo invidiarci: un Paese bellissimo! Quindi, ripartiamo da qui e ripartiamo dal Paese più bello del mondo, con la consapevolezza che tutto si risolverà!”

Possiamo solo essere da esempio a chi ha voluto approfittare della situazione per “ridicolizzare” il nostro paese e la nostra cultura, possiamo ritrovare (se lo abbiamo perso) l’amore per la nostra terra, i nostri prodotti, la nostra cultura. E allora approfittiamo di questa situazione per rilanciare il nostro BEL PAESE, a livello di acquisti, di viaggi, di idee. Viaggiamo in Italia, mangiamo italiano, pensiamo italiano. E’ forse l’unico modo per rinascere, uniti, compatti, italiani. Noi ci crediamo! Per questo periodo, e anche per il futuro: prodotti italiani, acquisti italiani, viaggi italiani. Non ci vogliono all’estero?

Bene, quale migliore occasione per riscoprire le bellezze dello stivale, isole comprese?

Quest’anno vacanze MADE IN ITALY, andiamo in una regione che non abbiamo mai conosciuto, acquistiamo da qualche produttore locale, frequentiamo ristoranti e trattorie della zona. Ne usciremo più forti e anche acculturati, spesso conosciamo più quello che c’è oltre confine che quello che abbiamo in casa e che tutto il mondo ci invidia (e spesso ci copia).

  • Lasciamo il PARMESSAN agli americani, noi mangiamo PARMIGIANO!
  • Lasciamo il BAROLLO a chi di vino non capisce nulla, e degustiamo Barolo, Nebbiolo, Aglianico, Sfursatt…
  • Lasciamo le bollicine francesi dello Champagne e dedichiamoci al nostro Franciacorta o Prosecco, o vino frizzante locale.

E soprattutto giriamo l’Italia.

Noi quest’anno faremo tappe in tutto lo stivale! Chi ci segue?

W l’Italia!