Salvare il mondo con una birra alla spina: Carlsberg può!
È questo il messaggio del “ResponsiBEERity2016”, il 6° Bilancio di Sostenibilità di Carlsberg Italia, che si pone come sfida quella di:
coniugare qualità, innovazione e sostenibilità con un approccio basato su numeri, trasparenza, correttezza e coinvolgimento.
Le sue prestazioni, anno dopo anno, vengono comunicate e condivise attraverso il Bilancio di Sostenibilità, arrivato nel 2017 alla sua 6° edizione (disponibile sul sito www.carlsbergitalia.it):
“ResponsiBEERity2016: il CORAGGIO… di dare i numeri”
La presentazione ufficiale alla stampa è stata martedi 4 luglio (e come avrei potuto inizare meglio la giornata del mio compleanno 😉 ) al “7 Luppoli, Birra & Cucina di Milano”, il locale inaugurato qualche mese fa a Milano, in Viale Ortles.
Alberto Frausin, AD di Carlsberg Italia, ha aperto le danze, introducendo il racconto di “ResponsiBEERity 2016” e ripercorrendo la sua esperienza in azienda:
“10 sono gli anni passati da quando ho iniziato a guidare Carlsberg Italia.
Un’azienda allora in difficoltà economico-finanziaria, in un settore che non conoscevo, dove però ho trovato persone con grande passione e voglia di riscatto, nonostante i problemi. E insieme ci siamo impegnati a cambiare le sorti dell’azienda.
Oggi con 259 dipendenti,Carlsberg Italia ha chiuso nel 2016 l’esercizio in utile con un valore aggiunto lordo globale di 33,7 milioni di euro.
Un traguardo possibile perché alla qualità di prodotto, caratteristica che ci è riconosciuta con sempre maggior convinzione dai nostri consumatori, abbiamo saputo legare l’eccellenza di prodotto e l’innovazione tecnologica che ci ha permesso di rivoluzionare il mondo della birra senza mai perdere di vista la cultura di sostenibilità che è diventata parte integrante dei nostri comportamenti quotidiani, permettendoci di diminuire il nostro impatto ambientale.
Tra i risultati raggiunti nel corso dell’anno, sono particolarmente orgoglioso del drastico calo della nostra impronta idrica (-20% per ettolitro). La scarsità di acqua, come ci ha dimostrato il progetto di adattamento ai cambiamenti climatici Life IRIS di cui siamo unico partner agroalimentare, è una delle sfide globali a cui dovremo prestare maggiore attenzione nel prossimo futuro”.
Frausin ha poi lasciato la parola al CSR (Corporate Social Responsability) Team dell’azienda, composto dai rappresentanti delle diverse funzioni aziendali e guidato da Laura Marchini.
Una squadra formatasi nel 2013 e che oggi conta 14 elementi, che si sono alternati nella spiegazione degli aspetti di propria competenza, delineando il quadro di un’azienda estremamente attenta al tema della sostenibilità.
Il percorso si realizza attraverso la misurazione oggettiva della relazione con gli stakeholder, l’analisi di materialità e la nuova strategia di sostenibilità “Together Towards ZERO” di Carlsberg Group che ha come obiettivo quello di “contribuire ad una società migliore” entro il 2030, agendo in particolare nelle 4 aree di priorità che hanno un maggiore impatto sull’attività aziendale:
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Acqua: l’ingrediente principale della birra;
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Energia ed Emissioni: la priorità che riguarda in particolare il processo produttivo nel suo complesso;
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Salute e Sicurezza: l’attenzione alle persone che producono e commercializzano la birra;
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Consumo Responsabile: il rispetto nei confronti dei consumatori.
In linea con gli impegni del Gruppo e le istanze dei suoi diversi interlocutori, Carlsberg Italia ha seguito le 4 aree di priorità per rendicontare l’andamento 2016 nel nuovo Bilancio di Sostenibilità.
ACQUA: -miglior utilizzo di questa preziosa risorsa. Una maggior efficienza dovuta all’aumento di sensibilità e coinvolgimento delle persone dell’Azienda che ha portato all’incremento dei monitoraggi ordinari degli impianti (da mensili a settimanali), consentendo d’individuare con più tempestività perdite, malfunzionamenti e possibili migliorie.
PACKAGING: l’utilizzo dei fusti in PET ha compiuto un altro importante passo verso l’obiettivo del 100% di copertura, sfiorando quota 90% a conferma dello spostamento nel mix di formati verso il sistema di spillatura senza CO2 aggiunta DraughtMaster™. Questo ha permesso nel 2016 di risparmiare all’ambiente 10.607.300 kg. di CO2 (il 468% in più rispetto al 2011) che equivalgono all’anidride carbonica che assorbirebbero circa 424.300 alberi.
RIFIUTI: si è confermato un dato fondamentale, ovvero che il 100% dei rifiuti prodotti in stabilimento è stato destinato al recupero. Nel 2016, sono state rimesse in esercizio parti del vecchio impianto di depurazione delle acque dismesso nel 2006 (il resto dell’impianto è stato rimesso in funzione nel 2017 dopo interventi di manutenzione e modifica). Grazie a questo investimento, l’Azienda restituisce all’ambiente acqua di qualità molto vicina a quella prelevata.
SALUTE E SICUREZZA: spicca il coinvolgimento sempre più diretto dei dipendenti, in particolare dello stabilimento, in tutte le fasi della prevenzione. Per perseguire questo obiettivo sono aumentati gli audit nei diversi reparti ed è stata amplificata la procedura NearMiss, che punta a diminuire i rischi d’incidente, con l’introduzione del Tag Rosso, un cartellino che i dipendenti posizionano ben in vista nel punto in cui è presente un potenziale pericolo.
CONSUMO RESPONSABILE: contribuire a sensibilizzare le persone ad un consumo moderato e corretto di birra, compatibile con uno stile di vita sano, è una priorità per Carlsberg Group e per Carlsberg Italia. Per concretizzare questo impegno l’Azienda:
- Promuove la filosofia alla base del progetto, riassumibile con il termine “RisPETtiamoci”: rispetto per il prodotto, rispetto per se stessi, rispetto per l’ambiente e rispetto per la società.
- Coinvolge i visitatori del Birrificio durante gli Open Day (2.500 nel 2016) in attività di consumo responsabile guidate dai dipendenti dell’Azienda.
- Ha aderito al Global Beer Responsibility Day (GBRD), Giornata Mondiale della Birra Responsabile, con attività dedicate ai dipendenti della sede di Lainate e ai visitatori del Birrificio di Induno Olona (VA) in occasione dell’Open Day di settembre.
- Ha inserito il simbolo Don’t Drink & Drive sulle etichette delle diverse birre per aiutare ulteriormente i consumatori a compiere scelte consapevoli. Questa attività contribuisce all’impegno di Carlsberg Group di riportare queste informazioni sull’80% dei volumi di birra prodotti in Europa Occidentale entro la fine del 2017.
Dunque delle azioni davvero important e pratiche, che fanno la differenza…come ha più volte sottolineato Frausin nel suo discorso e nelle chiacchiere face to face:
“Sono sicuro che se ognuno farà la sua parte, nel privato come a livello aziendale, insieme potremo avere un ruolo centrale come agente di cambiamento nell’affrontare questa enorme sfida”.
Nel video una piccola parte degli interventi della confeenza stampa, più per mostrare la bellezza del locale e la passione dei dipendenti Carlsberg!
https://youtu.be/G66Oyi6-L3M
Dopo aver visitato lo stabilimento Poretti in Val Ganna (sopra Varese) e aver chiacchierato con lo chef Davide Oldani, che sta scoprendo interessanti connubi tra la su cucina pop e la birra di Angelo Poretti, è stato molto interessante partecipare alla presentazione del bilancio.
Ci si accorge di come se dietro ad un buon prodotto si scopre anche un’azienda solida e “pulita”, si consuma ancora più piacevolmente! E allora : VIA DI LUPPOLI!!!
E cosi, serviti direttamente da Frausin, posizionato dietro al bancone del locale, abbiamo assaggiato tutte le produzioni Poretti.
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