Saboris Antigus 2024: viaggio sardo tra tradizioni e sapori

Saboris Antigus 2024 nel cuore della Sardegna.

Un viaggio tra tradizioni e sapori in Sardegna: dal 27 ottobre al 22 dicembre.

Nel cuore di Sardegna, tra le rigogliose colline della Trexenta e del Sarcidano, l’undicesima edizione di Saboris Antigus, un evento che invita il visitatore a immergersi in una Sardegna autentica, lontana dal turismo di massa.

Dal 27 ottobre al 22 dicembre 2024, nove comuni uniscono le loro forze per dare vita a un viaggio enogastronomico che è molto più di una semplice sagra: è un racconto fatto di sapori, tradizioni e ospitalità genuina.

Saboris Antigus è nato nel 2013 come un evento enogastronomico per valorizzare le eccellenze locali e far conoscere al pubblico la cultura culinaria della Sardegna centro-meridionale. Con il supporto della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, la manifestazione si è trasformata in un progetto ambizioso per promuovere la Trexenta e il Sarcidano, aree storiche che sanno incantare chiunque visiti i loro borghi, offrendo piatti tipici tramandati di generazione in generazione, tra monumenti storici e scenari naturali mozzafiato.

Quest’anno, l’evento assume una dimensione internazionale: Saboris Antigus 2024 ha come ospite speciale la regione greca di Creta, che condivide con la Sardegna profonde radici nelle tradizioni agricole e una cultura culinaria vibrante.

L’inclusione di Creta come ospite offre un’opportunità unica per mettere in luce le similarità tra due comunità che, pur separate dal mare, condividono valori culturali e gastronomici simili.

A Nurri e Selegas, il 25 e 26 ottobre, chef cretesi e sardi collaborano per esplorare e celebrare le somiglianze tra le due isole attraverso piatti tradizionali come il chodro cretese e la fregula sarda, che evocano una storia comune di agricoltura, manualità e trasmissione intergenerazionale del sapere culinario.

Presdenti anche dimostrazioni culinarie, durante le quali gli chef mettono in condivisione tecniche antiche e moderne, creando un dialogo gastronomico tra le due tradizioni. L’evento non solo mira a mettere in risalto i sapori tipici, ma anche a favorire una comprensione più profonda delle pratiche agricole e delle tradizioni sociali che hanno definito l’identità delle due isole nel corso dei secoli.

Questo incontro tra Creta e Sardegna vuole anche incentivare scambi culturali futuri, creando un ponte che possa portare a collaborazioni sostenibili e progetti comuni per la valorizzazione del patrimonio gastronomico di entrambe le isole.

Il calendario dell’evento è denso e ben strutturato: i borghi della Trexenta e del Sarcidano aprono le porte per far scoprire la propria anima rurale, offrendo un’esperienza completa e coinvolgente per i visitatori.

L’itinerario parte da Gergei il 27 ottobre, con il suo celebre olio, frutto delle antiche olive mallocria, la cui lavorazione è un’arte tramandata di generazione in generazione, per poi proseguire in un percorso che tocca Selegas con i suoi storici murales, che raccontano le storie del passato e rappresentano scene di vita contadina, e Siurgus Donigala, luogo dove la cultura del miele diventa espressione del territorio, grazie al lavoro artigianale di apicoltori locali che seguono pratiche tradizionali.

Ogni appuntamento è pensato per raccontare la storia del luogo attraverso il cibo e le sue tradizioni: come i pizzottisi di Serri, preparati a mano dalle donne del paese con tecniche che risalgono a secoli fa, o le lumache di Gesico, protagoniste della famosa sagra locale che attira ogni anno centinaia di visitatori.

Inoltre, il percorso offre l’opportunità di visitare i siti archeologici dei borghi, di partecipare a laboratori di cucina tradizionale e di immergersi nelle storie raccontate dagli abitanti, rendendo ogni tappa un momento di scoperta autentica. Questa combinazione di gastronomia, storia e cultura rende Saboris Antigus un evento che celebra oltre ai sapori anche il patrimonio immateriale di questi luoghi.

Il cibo è l’elemento centrale di Saboris Antigus.

Non solo come veicolo di scoperta, ma anche come simbolo di aggregazione e di legame comunitario, che rappresenta l’identità stessa di queste terre.

Durante le giornate di festa, i centri storici dei borghi ospitano non solo dimostrazioni culinarie, ma anche workshop interattivi in cui i visitatori possono apprendere direttamente dalle mani degli artigiani locali, imparando a preparare piatti tradizionali e scoprendo segreti che sono stati tramandati per generazioni. Le degustazioni di piatti tipici, dai formaggi freschi ai salumi speziati, sono accompagnate da spiegazioni dettagliate sulle origini di ogni ingrediente, permettendo ai partecipanti di immergersi completamente nella cultura gastronomica locale.

Inoltre, la vendita di prodotti artigianali non si limita solo agli alimenti: comprende anche utensili di cucina fatti a mano, ceramiche locali e tessuti tradizionali, che contribuiscono a rendere ogni borgo un autentico mercato di tradizioni viventi. Prodotti come il miele di Siurgus Donigala o i formaggi di Mandas, realizzati con tecniche tradizionali tramandate nei secoli, diventano simboli tangibili di un sapere antico che si fonde con la vita contemporanea, creando un’esperienza che è tanto educativa quanto deliziosa per i visitatori.

Oltre alla celebrazione delle eccellenze culinarie, l’edizione del 2024 si caratterizza per una forte attenzione alla sostenibilità ambientale.

Tutti gli strumenti utilizzati durante l’evento saranno compostabili, e la raccolta differenziata dei rifiuti sarà incentivata in tutti i comuni partecipanti. Inoltre, verrà realizzato un ricettario speciale in collaborazione con alcuni chef locali, per rendere omaggio sia alle antiche ricette tradizionali sia ai nuovi approcci contemporanei, unendo passato e futuro in un unico racconto gastronomico.

I nove comuni partecipanti, da Gergei a Mandas, passando per Suelli, Guasila e Nurri, offrono ognuno una prospettiva unica su una Sardegna poco conosciuta, fatta di paesaggi agricoli, oliveti secolari, antichi nuraghi e un senso di ospitalità che si riflette anche nelle esperienze di home restaurant, dove le case dei residenti si aprono ai visitatori, offrendo loro un pasto autentico preparato con amore e ingredienti locali.

Ogni comune contribuisce con il suo particolare carattere e la sua identità culturale, che si manifesta in una vasta gamma di tradizioni artigianali e pratiche agricole locali. Gergei, ad esempio, è rinomato per il suo olio d’oliva prodotto da antiche varietà di olive autoctone, mentre Suelli è noto per il suo zafferano, ingrediente raro e prezioso che arricchisce numerosi piatti tipici della zona. A Nurri, i visitatori possono immergersi in un paesaggio naturale che include laghi e colline, dove la pastorizia continua a essere un’attività centrale nella vita della comunità.

Gli ospiti hanno l’opportunità di vivere l’autenticità del territorio anche attraverso visite guidate alle aziende agricole locali, dove possono osservare da vicino la produzione di formaggi e altri prodotti tipici.

A Guasila l’accoglienza si fonde con la spiritualità dei suoi luoghi sacri, mentre Mandas offre un viaggio nel tempo con i suoi monumenti storici e le tradizioni legate all’antica ferrovia del Trenino Verde. Queste esperienze non si limitano a una semplice degustazione, ma coinvolgono attivamente i visitatori, offrendo la possibilità di partecipare a laboratori di cucina, raccogliere olive, assistere alla lavorazione dei prodotti locali e ascoltare le storie e le leggende che hanno definito la cultura di questi luoghi.

Ogni borgo rappresenta una tessera di un mosaico che rende Saboris Antigus un viaggio unico nella storia, nel gusto e nelle tradizioni della Sardegna più autentica.

Con Saboris Antigus, si celebra una Sardegna che non è solo turismo, ma è storia, tradizione, e soprattutto gusto.

Questo evento si rivolge a chi desidera un’esperienza autentica, un viaggio che va oltre le attrazioni turistiche convenzionali, dove ogni piatto racconta una storia e ogni borgo svela un pezzo di identità culturale. Ogni singola esperienza all’interno di Saboris Antigus è un’opportunità per immergersi profondamente nelle tradizioni della Sardegna, per scoprire il legame tra i prodotti del territorio e le storie delle persone che li producono.

L’incontro con gli abitanti locali diventa parte integrante del viaggio, trasformando la visita in un’esperienza culturale a 360 gradi, in cui le narrazioni orali, i racconti delle famiglie, le ricette tramandate e le tecniche artigianali convivono e si fondono. Questo evento è un invito a vivere un’autenticità fatta di sapori, di paesaggi rurali e di tradizioni che ancora oggi sono vivi e pulsanti. Partecipare a Saboris Antigus significa così assaporare delizie locali, e acquisire una comprensione più profonda della cultura sarda, dove ogni elemento – che si tratti del cibo, dell’architettura o delle storie dei borghi – contribuisce a creare un’esperienza unica e indelebile.

Il programma prevede proprio un prcorso anche in date diverse per permettere a tutti di vivere ogni singola esperienza e conoscere ogni singolo sapore.

Gergei – L’Olio

A Gergei, l’olio extravergine di oliva è il vero protagonista. Gli oliveti di Gergei vantano alberi millenari, testimoni silenziosi della storia del territorio, che attraversa secoli dalle civiltà nuragiche fino ai giorni nostri. Le olive, come la Nera di Gonnos o la Bosana, vengono lavorate artigianalmente seguendo metodi tradizionali che conferiscono all’olio un sapore unico.

Luciano, un olivicoltore del luogo, rappresenta l’anima di questa tradizione: la sua dedizione e il rispetto per i ritmi naturali riflettono l’essenza dell’olio di Gergei, un prodotto di grande qualità che esprime tutto il carattere della terra sarda.

Selegas – La mandorla sarda

Selegas è celebre per la sua mandorla, in particolare la Tonda di Trexenta, conosciuta anche come sa tunda redda. Questo frutto pregiato è coltivato principalmente da piccoli produttori che lavorano senza trattamenti, mantenendo intatte le sue qualità organolettiche e il suo profumo inconfondibile. La mandorla è un ingrediente centrale nella tradizione gastronomica locale e viene utilizzata in numerosi dolci tipici, come gli amaretti e le tiriccas. Durante Saboris Antigus, i visitatori possono scoprire il legame profondo tra la mandorla e la cultura di Selegas, partecipando a degustazioni e laboratori di pasticceria.

Serri – I Pizzottisi

A Serri, la pasta tipica sono i pizzottisi, piccoli gnocchi arricciati preparati con farina di semola, acqua e sale, secondo una ricetta tramandata di generazione in generazione. Durante Saboris Antigus, le donne del paese si incontrano per preparare insieme decine di chili di pizzottisi, mantenendo viva una tradizione che è anche un momento di aggregazione sociale. Questa pasta viene servita con un sugo a base di carne di maiale o salsiccia, e rappresenta un vero e proprio simbolo del patrimonio gastronomico del borgo.

Siurgus Donigala – Il miele

Siurgus Donigala è immerso in una natura rigogliosa, circondata da querce, lentischi e corsi d’acqua che creano l’habitat perfetto per le api. L’azienda agricola Cuore di Mulargia, gestita da Annamaria Cabiddu, produce miele di eccellente qualità, lavorato secondo metodi biologici che rispettano i ritmi della natura. Annamaria accoglie anche gruppi di bambini per insegnare loro l’importanza delle api e del loro ruolo nell’ecosistema, promuovendo così la conoscenza della cultura rurale.

Gesico – Le pecore

A Gesico, la pastorizia è parte integrante della vita del paese. Stefano Accalai, pastore di terza generazione, alleva pecore di razza sarda e produce formaggi tipici come il Callau Axedu. Gli allevatori locali continuano a portare avanti una tradizione antica, strettamente legata al territorio e ai suoi ritmi. Le visite alle aziende agricole permettono ai visitatori di comprendere la vita dei pastori e di assaporare i prodotti caseari direttamente dal produttore.

Suelli – Lo zafferano

Suelli è famosa per lo zafferano, un prodotto di alta qualità che ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta. Lo zafferano di Suelli è utilizzato in molte preparazioni tradizionali, dai ravioli alle pardulas, dolci tipici sardi. La sua coltivazione risale addirittura all’epoca fenicia, e oggi rappresenta un elemento identitario del territorio. I visitatori possono partecipare alla raccolta dello zafferano e scoprire le diverse fasi di lavorazione di questa spezia preziosa.

Guasila – I grani antichi

A Guasila, si coltivano ancora oggi i grani antichi come il Trigu Cossu e il Trigu Moru. Alessio Giani, con la sua azienda agricola Genne-‘e-sobi, lavora per recuperare queste varietà storiche e utilizzarle nella produzione di pane e pasta. Il grano antico è più salubre e saporito rispetto a quelli moderni, ed è profondamente legato alla storia agricola della Trexenta. Durante l’evento, i visitatori possono assistere alla lavorazione della farina e partecipare ai laboratori di panificazione.

Nurri – I funghi

A Nurri, Marco Marcialis coltiva funghi Shiitake con la sua azienda DNurri. Nonostante i Shiitake non siano autoctoni della Sardegna, la produzione locale è diventata parte integrante dell’identità di Nurri. Marco ha ereditato l’azienda di famiglia e si dedica alla coltivazione di funghi di alta qualità, venduti principalmente nella provincia di Cagliari. I visitatori possono conoscere da vicino il processo di coltivazione dei funghi e comprendere il legame profondo tra l’azienda e il territorio.

Mandas – I formaggi

Mandas è celebre per la sua produzione di formaggi, realizzati con tecniche artigianali tramandate di generazione in generazione. Gli allevatori locali producono formaggi di pecora e capra, che vengono stagionati secondo tradizioni antiche. Il formaggio di Mandas è un prodotto di alta qualità che riflette l’autenticità del territorio e viene offerto in degustazioni guidate durante l’evento, per far scoprire ai visitatori i sapori intensi della Sardegna.

Con Saboris Antigus, si celebra una Sardegna che non è solo turismo, ma è storia, tradizione, e soprattutto gusto.

Questo evento si rivolge a chi desidera un’esperienza autentica, un viaggio che va oltre le attrazioni turistiche convenzionali, dove ogni piatto racconta una storia e ogni borgo svela un pezzo di identità culturale. Ogni singola esperienza all’interno di Saboris Antigus è un’opportunità per immergersi profondamente nelle tradizioni della Sardegna, per scoprire il legame tra i prodotti del territorio e le storie delle persone che li producono.