Uno pensa alla marmellata di sambuco e si trova a Palazzo Venezia, immerso nel giardino interno davanti ad una splendida fontana restaurata.
Pensiero di una pazza psicopatica? No, semplicemente di una che ha assistito all’inaugurazione della fontana romana, che è tornata al suo antico splendore e a zampillare all’interno di uno dei più bei guardini nel cuore di roma, popolato da pappagallini verdi.
E in tutto questo, la marmellata di sambuco cosa c’entra??
C’entra, c’entra…
…perchè a sostenere il restauro di questo patrimonio artistico culturale è stata la Rigoni di Asiago, azienda leader nella produione biologica di miele e confetture di qualità.
Ma procediamo con ordine!
A Roma, eccoci per la terza tappa del “Grand tour”, un viaggio che ha l’obiettivo di contribuire alla valorizzazione del patrimonio storico artistico italiano e che la Rigoni di Asiago ha intrapreso nel 2015 con il restauro dell’Atrio dei Gesuiti del Palazzo di Brera a Milano proseguito nel 2016/2017 a Venezia con il restauro della statua di San Teodoro “Il Todaro” a Palazzo Ducale.
Pochi giorni fa, alla presenza del Capo di Gabinetto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali D.ssa Tiziana Coccoluto e del Direttore Del Polo Museale del Lazio D.ssa Edith Gabrielli, è stata svelata la fontana del cortile di Palazzo Venezia cui, nel 1730 Carlo Monaldi decise di dedicare al momento più intimo che la città lagunare da oltre 1000 anni rinnova: lo sposalizio.
Tutto ciò con la regia di Fondaco Italia, società veneziana di comunicazione e consulenza attiva dal 2004 nellavalorizzazione dei beni culturali italiani e nella promozione dell’arte con all’attivo 78 restauri.
Andrea Rigoni Presidente ed Amministratore Delegato di Rigioni di Asiago dichiara orgoglioso:
“Con questa iniziativa di responsabilità sociale d’impresa abbiamo voluto contribuire a ridare il giusto valore ad un monumento e ad un luogo che da sempre sintetizzano e rappresentano il legame tra i Veneto e la Capitale, convinti che le aziende abbiano il dovere di restituire al territorio quello che il patrimonio culturale dell’Italia ci offre in termini di bellezza e notorietà nel mondo.
La terza tappa di questo nostro progetto “La Natura nel cuore di …” che abbiamo iniziato nel 2015 a Milano per passare poi a Venezia, conferma che il nostro patrimonio culturale offre grandi opportunità e stimoli.
In questo modo consolidiamo il nostro legame con l’arte, la cultura e la formazione oltrechè instaurare un rapporto con Roma.
Confido che altri imprenditori si attivino in favore del nostro patrimonio artistico, ne vale la pena!”.
Fanno seguito le parole di Tiziana Coccoluto Capo di Gabinetto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali:
“Il coinvolgimento dei privati in interventi che puntano a valorizzare le opere ed i luoghi d’arte del nostro Paese non è più rinviabile perchè le risorse dello Stato non sono sufficienti a garantire un programma ampio e costante di interventi.
Le modalità utilizzate per questo progetto, la sponsorizzazione tecnica, dimostrano che gli strumenti ci sono e che le aziende che desiderano investire in questo tipo di attività lo possono fare beneficiando di un ritorno di immagine di alto valore”.
I lavori di restauro sono durati sette mesi nel corso dei quali il museo ha organizzato:
- visite guidate al cantiere con i restauratori,
- domeniche di porte aperte al museo con le famiglie
- la degustazione dei prodotti Rigoni di Asiago accompagnata anche da informazioni sull’alimentazione biologica,
- il collegamento video con Venezia per assistere al corteo storico di barche in occasione della Festa della Sensa del 13 maggio
- la collaborazione con Poste Italiane per l’annullo filatelico sia a Venezia che a Roma
- la Festa del Bocolo del 25 aprile, giorno in cui a Palazzo Venezia è stata regalata la matita in materiale riciclato da piantare per far germogliare il “non ti scordar di me”.
E poi un cantiere aperto per i visitatori del Palazzo ed una webcam che ha ripreso i lavori trasmessi sulla piattaforma Skyline Webcams.
Tutte attività queste che hanno contribuito ad accrescere la brand identity di Rigoni di Asiago e a far partecipare migliaia di famiglie.
Quale sarà la prossima tappa di questo Gran tour?
Storiedicibo lo sa, e ne è “sentimentalmente coinvolta”!
Seguiteci.
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