Viaggio culturale a Merano.
Primavera tra arte, storia e delizie gastronomiche.
Merano, incantevole gioiello dell’Alto Adige, offre un’esperienza di viaggio senza pari, soprattutto durante la primavera, quando la città risveglia i suoi giardini fioriti, le strade si animano di colori e l’atmosfera è intrisa di storia e cultura.
Questa perla alpina è una destinazione ideale per chi cerca un tour di alto livello, con un mix unico di arte, architettura, gastronomia e bellezze naturali.
Una visita di un paio di giorni può bastare per scoprire le bellezze di Merano, anche com tappa intermedia in un viaggio verso le Alpi austriache o verso altri paesi d’oltralpe.
Intanto: arrivare a Merano è comodo sia in auto che in treno, ma per girarla si può benissimo farlo a piedi, le distanzee sono minime e gli autobus collegano bene il centro alla zona delle terme (il biglietto del bus si fa sul mezzo stesso, il biglietto costa 1, 5 euro ma se si resta più giorni e spostarsi anche in altre città il consiglio è qullo di trovare la soluzione più adatta consultando il sito Alto Adige Mobilità).
La prima giornata di questo tour può essere dedicata all’arte.
Si comincia con una visita alla splendida Chiesa di San Nicolo, un capolavoro gotico situato nel cuore del centro storico, dove ammirare gli affreschi medievali e l’architettura imponente mentre ci si immrge nella storia di questa città alpina.
Ci si dirige poi verso il Museo Civico di Merano, che ospita una collezione eclettica di reperti storici, arte e cultura locale. Una tappa fondamentale è la sala dedicata al celebre architetto e designer Adolf Loos, originario di Merano.
Interessante anche il Quartiere di Maia Alta, noto per le sue pittoresche strade medievali e le case colorate, dove esplorare il suo fascino senza tempo, con una sosta nella Chiesa di Sant’Andrea, un gioiello architettonico che offre uno sguardo sulla storia religiosa della città.
Altra tappa artistica la Galleria d’Arte Merano, dedicata all’arte moderna e contemporanea, con opere di artisti locali e internazionali.
Per chi non ama particolarmnte i luoghi d’arte, o comunque apprezza le passeggiate all’aria aperta, Merano ha percorsi tematici e con varie difficoltà, tra cui forse uno di più noti è il sentiero di Sissi.
Una passeggiata dedicata alla principessa Sissi che ha soggiornato più volte a Merano e a questo scopo gli è stato dedicato anche un parco.
Altra escursione, tra le più suggestive, è il “Sentiero della Mela”, una gita di 50 minuti alla portata di tutta la famiglia, che conduce attraverso i frutteti di Tirolo e lungo il sentiero Passerweg fino alla Passeggiata Gilf a Merano.
All’arte unire la natura soprattutto in primavera, e a Merano non può mancare una passeggiata attraverso i rinomati Giardini di Castel Trauttmansdorff. In primavera appunto questo spettacolare giardino botanico si trasforma in un’esplosione di colori con migliaia di fiori in fiore.
Qui si rimane letteralmente rapiti dai colori, i profumi ma anche la geometria di questi giardini. Più di 80 ambientazioni botaniche, con piante e fiori da ogni parte del mondo. Nella stessa giornata ci si trova immensi in paesaggi mediterranei, esotici, giardini a tema e viste mozzafiato sul territorio circostante. Terrazze panoramiche, panchine collocate per ammirare scorci mozzafiato, giardini segreti tutto concorre a farvi vivere un’esperienza a 360 grandi.
Il Castello Trauttmansdorff, situato all’interno del parco, ospita anche il Touriseum, il Museo Provinciale del Turismo, dove è possibile viaggiare attraverso la storia del turismo nella regione.
La seconda giornata, per chi ama il relax, non può che essere dedicata alle Terme, una delle attrazioni principali della città, conosciute per le proprietà curative della sue acque termali.
Le terme vengono visitate sia in inverno che in estate hanno un grande parco all’aperto che permette di sfruttare al meglio le belle giornate. All’interno vi sono 15 piscine con diverse temperature che sfruttano la luce naturale grazie alle grandi vetrate. Due piscine interne permettono di raggiungere la parte esterna dove vi sono altre 10 piscine, aperte però solo dal 15 maggio al 15 settembre.
Intorno alle piscine interne zone adibite a bagni di vapore e un bar self-service dove fare uno spuntino. Spostandovi nella zona saune l’atmosfera cambia ed è tutto molto più rilassante.
A differenza di tanti altri centri termali qui si ha la possibilità di portare i bambini e vi è una zona dedicata a loro.
E’ necessario specificare il tipo di biglietto, per capire cosa comprende, se solo la zona piscine o anche quella saune, diciamo che il biglietto cumulativo è consigliabile, sia a livllo economico che per vivere un’esperienza totalizzante.
Dove mangiare.
Ristorante Kallmuenz, in Piazza della Rena, situato all’ interno delle vecchie mura dell’omonimo castello. Una location suggestiva dove trovare un ottimo menù di piatti tipici e i vini del territorio.
Forsterbräu, in corso della Libertà, 90. Questo ambiente è uno dei ristoranti della linea Forst, in pieno centro a Merano. Si tratta di un locale con grandi sale dove la condivisione è un tratto tipico. Tanti coperti ma la qualità del cibo è sempre ottima, che si accompagna tutto con la birra Forst.
Laubenkeller all’interno di un cortile sotto i portici di Merano, accessibile solo a piedi perché all’interno della zona pedonale. Locale tipico tirolese con un’atmosfera accogliente ed elegante, arredamento in legno e soffitto affrescato, ambiente romantico.
Dove dormire.
In un week nd dedicato ad arte natura e bellezza, il consiglio più mirato è l’affascinante Imperialart Boutique & Design Hotel, situato nel centro storico di Merano, che da sempre attrae come una calamita gli appassionati di design e di arte, riuscendo a coniugare il passato con un raffinato e apprezzato tocco contemporaneo.
L’originalità, nella più piena accezione del termine, è sempre stata il suo biglietto da visita.
Oggi anche la vegetazione mediterranea è entrata nel cuore dell’Imperialart Boutique & Design Hotel di Merano, grazie all’ispirazione poetica e suggestiva di un’artista nata proprio in questa città: Elisabeth Hölzl, che ha interpretato la bellezza della natura nella suite immersiva “Oleandro, mon amour.
Grandi e delicate foglie di oleandro, considerate simbolo di buona fortuna, invadono le pareti della stanza 32 per permettere a chi vi soggiorna un tuffo nella natura che è come un sogno e come un viaggio nelle stagioni.
Nel complesso sono 12 stanze d’autore, che offrono un’esperienza unica tra oggetti di design e mobili d’epoca uniti a un’ospitalità discreta ed elegante.
L’hotel nato dall’estro creativo della coppia, Alfred Strohmer e Jutta von den Benken, ha esaltato la storia dall’edificio con un tocco di modernità inaugurando così il primo “Hotel d’arte” dell’Alto Adige, realizzato in collaborazione con la direttrice della galleria d’arte contemporanea „Kunst Meran/o arte“ e custodisce le opere di diversi artisti come Ulrich Egger, Marcello Jori e il fashion designer e creativo meranese Dimitrios Panagiotopoulos, aka „Dimitri“, ex allievo di Vivienne Westwood e Jil Sander.
Imperialart Boutique & Design Hotel
Corso della Libertà 110, Merano
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