E dopo aperture, chiusure, zone a colori, la riapertura coi paradossi.
Al ristorante si, ma senza usare il bagno!
La normativa in vigore afferma che andare al bagno nei ristoranti “non è consentito, salvo casi di assoluta necessità”.
E qui sorge la questione: chi stabilisce e soprattutto verifica che il bisogno sia davvero necessario in modo assoluto?
Ormai si è toccato il fondo e ogni giorno sembra peggio, per lo meno a livello di dubbi, incoerenze, assurdità. Nel nuovo decreto Draghi, che consente tra le altre cose l’apertura ai ristoranti e bar solo se hanno la parte all’aperto, ecco che arriva decisa una “norma” che lascia perplessi, tutti! Siamo in zona gialla, il via a pranzi e cene (a orario da coprifuoco) SOLO per chi ha lo spazio all’aperto (e con questo tempaccio è tutto un dire!). Passi questa cosa…ma uno dei paradossi delle nuove regole è questo: si può andare al ristorante all’aperto ma non si può entrare per usare il bagno. Così come non si può entrare a mangiare all’interno del locale in caso di pioggia. Quella del bagno però sta suscitando polemiche perchè, appunto, è un bisogno essenziale.
“l’uso dei servizi igienici posti all’interno dei bar e dei ristoranti non può essere consentito, salvo casi di assoluta necessità”.
E qui nasce il dubbio, anzi i dubbi:
- cosa si intende per casi di ‘assoluta necessità’?
- ci si riferisce ad una patologia che deve essere certificata?
- E soprattutto ci valuta la veridicità di “necessità assoluta”? !
Le comiche non mancano, casi di vignette con ristoratori che verificano in bagno la necessità dichiarata dal cliente, o cose ancora peggiori! A questo punto se andando fuori a mangiare, restando all’esterno come previsto dalle regole, abbiamo necessità di andare al bagno, chiediamolo….sarà a discrezione del ristoratore darci la possibilità di utlizzare la sua toilette, assumendosi però una grande responsabilità…
E si arriverà al punto che insieme al’ormai consueto kit per disinfettare le mani
all’ingresso di ogni ristorante o bar verrà fornito anche il “kit pannolone” per ogni
“assoluta necessità”!
Insomma, i poveri ristoratori devono affrontare anche questa…
ma c’è qualcuno che si sta attrezzando!
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