Debutta in Italia Chef Awards League il campionato culinario nazionale che ha l’obiettivo di creare una competizione dal sapore tutto italiano in cui far confrontare i migliori chef del paese. La prima sfida vedrà come teatro della sfida in Lombardia il ristorante Arya, capitanato dallo Chef Paolo Scaccabarozzi, che sfiderà per l’occasione lo Chef Guest sfidante Francesco Rapetti, che lavora nella brigata de La Fiorida, ristorante valtellinese dello chef Tarabini. Prima della grande sfida, che vedrà contemporaneamente in gara 5 regioni (Lombardia, Toscana, Puglia, Sardegna, Sicilia) con altrettanti chef ospitanti e sfidanti, abbiamo voluto fare due chiacchiere con i due chef della gara milanese: abbiamo intervistato Paolo Scaccarabozzi ed ora due chiacchiere con Francesco Rapetti, per conoscere meglio il suo stile, prima di votare il suo piatto! 1- Francesco, da dove inizia la tua storia e la tua passione? Raccontaci un po’ di te. La mia passione per la cucina è nata subito sin da piccolo, in famiglia per la maggior parte delle volte cucinavano mio papà e mio nonno, sono loro che mi hanno trasmesso questa passione che ho tramutato poi nel mio lavoro. Mi piaceva e capitava spesso di aiutarli a preparare e i sabato mattina da piccolo adoravo stare a casa a dare una mano a papà a cucinare. Quindi da lì la mia voglia di andar all’alberghiero anche se all’epoca non erano scuole molto ben viste. In famiglia e i professori volevano che andassi in qualche liceo ma alla fine ha prevalso la mia voglia di andarci e mi sono diplomato nel 2006 all’istituto Olivetti a Monza . Le esperienze lavorative più significative che ricordo con piacere sono state allo Sporting Club a Monza sotto la guida dello Chef Ivan Bianco dove mi sono misurato per la prima volta con una cucina di qualità e gourmet; sempre a Monza all’A di Alice dello Chef Luca Mauri , dove ho potuto anche conoscere e lavorare con un grande chef ora anche amico, Massimiliano Sepe . Sono poi stato a lavorare per un breve periodo in Irlanda a Dublino per poi tornare in Italia a lavorare nel gruppo Ethos , in vari ristoranti scalando i ruoli da capo partita a Chef, lavorando ( e di questo ne vado e ne andrò sempre orgoglioso ) per l’ executive Chef del gruppo Massimo Rovagnati . Arrivando più vicini al presente sono stato lo Chef di Apero’ Cafe a Carate Brianza, e da pochi mesi lavoro nella brigata dello Chef Gianni Tarabini all’interno dell’ agriturismo La Fiorida con il ristorante stellato La Presef.
2- La più grande lezione di cucina da chi l’hai avuta?
Sicuramente quella che ricordo maggiormente arriva da Massimo Rovagnati che mi ha sempre spronato a non essere concentrato solo sulla cucina e sui piatti ma saper anche tutto ciò che circonda la cucina , ovvero saper far ordini in modo corretto , avere leadership senza essere arroganti , conoscere alla perfezione il food costing… perché un cuoco deve essere completo nelle competenze del suo mondo.
4- Come descriveresti in 3 parole la tua cucina?
Con questi termini: Stagionalità; zero sprechi (o almeno limitati al minimo); accostamenti particolari ed esplorazione al meglio di abbinamenti particolari e piacevoli al palato .
5- Cosa cerchi da chi lavora con te (collaboratori, cuochi, sous chef)?
Passione, amore per questo mestiere che per me non è un semplice lavoro, gioco di squadra , sacrificio, ambizione di imparare ed arrivare , vedere il fuoco negli occhi delle persone
6- Quanto conta la sala in un ristorante (in percentuale rispetto alla cucina e perchè)?
La sala secondo me vale in un ristorante quando un ottima cucina , in quanto la sala è lo specchio del locale e ciò che il cliente ha a che fare ancora prima di poter mangiare , non puo esserci a certi livelli una gran cucina senza una gran sala
7- Se tu fossi un tuo piatto quale saresti?
Senza dubbio il riso , è il piatto che in assoluto adoro più fare perché nella sua semplicità nasconde tranelli se non viene fatto nella maniera corretta.
7- Un personaggio che ti piacerebbe avere come ospite nel tuo ristorante?
Data la mia passione per il basket direi Michael Jordan e Kobe Bryant dato che sin da quando sono piccolo sono i miei idoli e il basket è il mio sport preferito. Tra i personaggi all’interno del mondo della cucina mi piacerebbe poter conoscere Massimo Bottura e parlare di cucina con lui e anche Bobo Cerea, sono stato più volte a mangiare Da Vittorio e sarebbe un onore poter cucinare per lui
8- Il più bel complimento che hai ricevuto su un tuo piatto.
Alcuni clienti mi hanno detto che il piatto che avevo cucinato per loro era migliore di quelli che avevano mangiato in certi ristoranti di alto livello in Francia, pagando anche molto di più.
9- Sei tra gli chef protagonisti della Chef Awards League. Come vivi questa nuova esperienza in sfida con un altro chef?
È un misto di emozioni , orgoglio e voglia di mettermi in discussione , poter conoscere colleghi con cui divertirsi ancor prima di pensare che sia una competizione
10 – Raccontaci il piatto che proporrai, l’idea, gli ingredienti e gli accostamenti.
Presenterò un risotto Carnaroli riserva San massimo con bitto , rosmarino cacao amaro e camomilla , dovrà aver un equilibrio perfetto per sentire tutti gli ingredienti , utilizzando prodotti valtellinesi dato che il menu che proporremo sarà legato al bosco e a prodotti valtellinesi.
Chef Awards League 2019 è un evento a gironi che vedrà protagonisti venti ristoranti in tutta Italia, attentamente selezionati da Chef Awards secondo il sistema Gatroranking.it, chiamati ad interpretare piatti tipici della propria tradizione culinaria. Grazie al suo concept innovativo, Chef Awards League vedrà concorrere in una sola serata cinque regioni italiane, cinque ristoranti e cinque menù per una serata evento unica nel suo genere dedicata al meglio della ristorazione italiana. L’evento ha un format itinerante e si svolgerà da marzo a settembre 2019; la prima tappa è prevista per giovedì 7 Marzo e vedrà in sfida Lombardia, Toscana, Puglia, Sardegna, Sicilia e rispettivamente i seguenti ristoranti: Milano – Ristorante Arya capitanato dallo Chef Paolo Scaccabarozzi, ospiterà per l’occasione lo Chef Guest sfidante Francesco Rapetti; Siena – Ristorante Particolare di Siena capitanato dallo Chef Daniel Calosci, ospiterà lo Chef Guest sfidante Giuseppe Lo Presti; Trani – Tenuta Donna Lavinia capitanato dallo C, ospiterà lo Chef Guest sfidante Giuseppe Ricchiuti; Thiesi – Ristorante Cavallino Rosso capitanato dallo Chef Davide Sanna, ospiterà lo Chef Guest sfidante Mauro Pischedda; Gela – Ristorante Lacaède capitanato dallo Chef Daniele Famà, ospiterà lo Chef Guest sfidante Antonio Bellanca. Ogni ristorante in gara nella realizzazione del proprio percorso degustazione a 4 mani, si avvarrà dell’utilizzo di prodotti locali a seconda della propria regione di appartenenza. Un team di lavoro presenterà i propri piatti, votati in diretta dagli ospiti presenti tramite l’App di Chef Awards per Ingredienti – Gusto – Idea – Abbinamenti. Una sfida che decreterà lo chef vincitore della serata, pronto a concorrere per il secondo girone in programma nel mese di maggio. Per la finale si dovrà invece attendere Settembre, in occasione dell’annuale evento Chef Awards Celebrity Night 2019. Le altre date evento sono in programma per le serate del 14, 21, 28 di marzo e vedranno il coinvolgimento delle restanti regioni e di altri 15 chef del panorama nazionale. Radio partner ufficiale del progetto RDS 100% grandi successi.
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