Il tartufo di gennaio è poesia di Madre Terra, l’ultimo dell’annata e il primo dell’anno.
Una serie di cene stellate a gennaio, per degustarlo in ricette uniche. Le Rocche del Roero sono riconosciute come una delle più estese e pregiate tartufaie, ne abbiamo a lungo parlato con uno dei massimi esperti di questa tipologia, Andrea Rossano, dell’azienda Tartufingross (abbiamo già parlato di lui:
- 39-fiera-del-tartufo-bianco-e-dei-vini-del-roero
- Cena benefica da Enrico Crippa al Piazza Duomo di Alba)
Il Tartufo bianco d’Alba delle Rocche del Roero è apprezzato per le caratteristiche uniche che le sabbiose colline del Roero gli conferiscono: tondo e liscio, colore ocra, profumo intenso ed elegante.
Un vero e proprio “cru” del Tartufo Bianco d’Alba. Protetto nel suo habitat e garantito dai trifolau dell’Associazione Tartufai Rocche del Roero. Coccolato dall’Ecomuseo Rocche del Roero. Come per i grandi vini, i cambiamenti climatici in atto obbligano a ripensare anche al tartufo.
In una stagione tartuficola che ritarda e si allunga, il “tartufo di dicembre” si impone non più soltanto per l’eccellente qualità, ma anche per la quantità. Mentre il “tartufo di gennaio” è poesia di Madre Terra: “l’ultimo dell’annata, il primo dell’anno”.
Queste le ragioni alla base del momento di Festa organizzato dal Comune di Santo Stefano Roero attorno al Tartufo e alle Tartufaie delle Rocche del Roero, una manifestazione che si è qualificata negli anni per i suoi contenuti culturali, naturalistici e di territorio. E’ stata di stimolo a molte attività:
- alla tutela delle tartufaie (anche con la creazione di tartufaie comunali),
- alla nascita dell’”Associazione tartufai delle Rocche del Roero”,
- alla firma della “Carta di Santo Stefano Roero” per motivare chef, ristoratori e operatori del settore del Roero ad accompagnare il “Tartufo bianco d’Alba Rocche del Roero” con la narrazione del suggestivo paesaggio delle rocche e con le notizie che arrivano dai documenti storici e dalla cultura popolare.
E proprio questi chef sono coinvolti in questo mese di gennaio, in una serie di eventi organizzati proprio per promuovere questa poesia culinaria. Le date in programma sono:
- Venerdi 3 gennaio a Guarene, al ristorante La Madernassa con lo chef Michelangelo Mammoliti
- Venerdi 10 gennaio a Piobesi d’Alba al Ristorante 21.9 con lo chef Flavio Costa
- Venerdi 17 gennaio a Priocca al Ristorante Il Centro con la chef Elide Mollo
- Venerdi 24 gennaio a Canale al ristorante All’Enoteca con lo chef Davide Palluda
Le cene hanno un costo di € 120,00 tartufi e vini compresi, e si prenotano direttamente ai ristoranti.
Venerdi 31 gennaio poi a chiusura di un gennaio di tartufi, a Santo Stefano Roero, al Palarocche, la festa conclusiva della stagione del tartufo bianco d’Alba con i trifolau di Langhe-Roero-Monferrato, a ingresso libero.
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