Presentata in Franciacorta la Guida Michelin 2023 (edizione numero 68).
Un nuovo tre stelle, 4 nuove due stelle e 33 nuove stelle nel panorama italiano, oltre a 19 stelle verdi.
L’8 novembre, in Franciacorta, è stata presentata la Guida Michelin 2023.
Una cerimonia diretta da Petra Loreggian e Marco Do, responsabile della comunicazione per Michelin Italia, per portare alla luce i nuovi migliori ristoranti italiani e riconfermare o meno quelli delle edizioni passate.
Una serie di nuove scoperte, tante riconferme, e anche tante perdite di stella, a causa di giudizi peggiorativi e nella maggior parte dei casi di chiusure definitivee o temporanee.
Sul sito della Guida Michelin è possibile leggere ogni dettaglio su chi ha preso cosa, chi ha perso cosa, qui ci preme rimarcare qualche dato a noi caro, perchè di ristoranti conosciuti o a cui siamo legati.
Insomma un racconto di Guida Michelin un po’ personalizzato, del resto ne hanno scritto tutti, e sarebbe solo un copia incolla di tabelle che vi invitiamo a leggere sul sito della Michelin Italia!
Ecco quindi le nostre segnalazioni.
Il ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio, guidato dallo Chef Antonino Cannavacciuolo conquista finalmente la terza stelle MICHELIN ed entra nel Gotha della ristorazione mondiale.
Aveva conquistato la prima stella nel 2003, poi la seconda nel 2006, ed ecco sedici anni dopo arrivare la terza, che lo fa aggiungere alla lusta dei tristellati in Italia, 11 fino all’edizione passata.
Così motiva la scelta Sergio Lovrinovich, Direttore Guida Michelin Italia, anche se diciamolo di motivazione si può anche non parlare….era una stella sperata da molti da molto tempo:
“Nei piatti lo chef Cannavacciuolo ci mette il cuore, anzi l’anima come recita uno dei suoi menu, ma anche tecnica, equilibrio e precisione estetica che si traducono per l’ospite in pure emozioni. I suoi piatti sono creazioni inebrianti dai sapori netti e ben distinti, valorizzati dai percorsi degustazione attraverso i quali si spazia dalla Campania al Piemonte con una disinvoltura che fa apparire semplici le cose più difficili, abilità riservata ai grandi chef” .
Diventano così 12 i tristellati italiani, all’interno di una rosa di 140 totali alm mondo:
Villa Crespi Orta San Giulio (NO) new entry, Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.
Bartolini fa man bassa di stelle, è quasi il primo uomo più stellato al mondo, deve raggiunger quota Ducasse e poi il primato lo portiamo oin Italia!
Tutto quello che tocca si “stellizza”! E in questo la Michelin quest’anno gli ha riconosciuto, al di là delle targhe rosse, anche un premio per il suo importante contributo nella selezione e formazione di personale d’eccellenza: il PREMIO MICHELIN CHEF MENTOR 2023 by Blancpain, assegnato ad Enrico Bartolini, ristorante Enrico Bartolini al Mudec, Milano.
E tra i pupilli di Bartolini, siamo felici che una seconda stella sia arrivata proprio allo chef Gabriele Boffa, Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini a Penango, che conosciamo bene e che è entrato anche con una sua ricetta nel nostro libro di Ricette stellate in doppia lingua.
“All’interno di un’antica struttura monastica divenuta un raffinato albergo, troviamo ai fornelli uno chef con mestiere e abilità non comuni. Gabriele Boffa, langarolo e profondo conoscitore della cucina piemontese, vanta straordinarie abilità tecniche sviluppate attraverso importanti esperienze maturate nei migliori ristoranti del mondo.
La sua cucina spazia dai grandi classici regionali che esegue fedelmente – come gli straordinari agnolotti del plin – a piatti più creativi e innovativi che non tralasciano un legame con il territorio”.
Nella Guida MICHELIN Italia 2023 sono 33 le novità una stella.
Tra queste, l’assegnazione della stella al Cannavacciuolo Vineyard, ristorante a Casanova di Terricciola in provincia di Pisa, guidato dal giovane chef Marco Suriano: un’ulteriore buona notizia per Antonino Cannavacciuolo.
Ancora l’assegnazione della stella a un ristorante vegetariano, I Tenerumi, ristorante dell’isola di Vulcano, che viene anche premiato con la stella verde per l’impegno per una cucina più sostenibile.
Una stella anche a Trattoria Contemporanea, di Lomazzo, che abbiamo avuto ilpiacere di scoprire nel suo primo giorno di apertura, con una interessantissima intervista allo chef e alla brigata, unitra da esperienze giovanili, poi separata per esperienze varie e poi riunita dallo chef sotto il cielo della provincia di Como, in uno splendido quanto interessante recupero industriale.
La 68^ edizione della Guida MICHELIN ha assegnato 19 nuove stelle verdi.
Il nmero di ristornati con questo emblema sal quindi in Italia a 48.
Seegnaliamo tra gli altri :
Piazza Duomo di Alba con lo chef Enrico Crippa che da sempre svolge un lavoro sottile e profondo sull’orto del ristornate, un’ala importante di questa realtà, fondamentale e necessaria.
Vite, l’agriturismo gastronomico di San Patrignano. Una giovane brigata guidata dallo chef di origine
partenopea Davide Pontoriere, specialista nel coniugare una cucina delle idee a ingredienti di prossimità. Nel piatto la sinergia con il territorio e l’amore per la materia prima, trattata con religioso rispetto, delicatezza e semplicità.
Ricette che prendono vita dalla libertà di proporre abbinamenti inediti, vivaci, che ci parlano di San Patrignano e di ragazzi che in cucina vogliono mettersi in gioco, e che dal 2008 offre loro l’opportunità di lavoro e competenze specifiche nell’ambito della ristorazione.
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