A tavola in mille persone per chef Oldani a San Patrignano, insieme alla pastry chef Boldetti.
Ultima charity dinner del 2019 con la brigata di Sanpa in cucina (ne avevamo parlato qui: Charity dinner a San Patrignano con Oldani) Grande successo per l’ultima charity dinner del 2019 a San Patrignano, protagonista Davide Oldani del D’O di Cornaredo, insieme alla pastry chef Silvia Federica Boldetti, Pastry Queen 2016 e attualmente alla Chocolate Academy di Milano. Un menù di quattro portate, ricco di ingredienti stagionali e della capacità della brigata di cucina della comunità San Patrignano. Una brigata che lo chef ha apprezzato ed elogiato anche pubblicamente, evidenziando quanto lavorare in questo luogo e con questi ragazzi riporti il pensiero su alcune riflessioni importanti:
“Un ritmo molto intenso di lavoro in questa serata, ma anche se è lavoro mi rende molto felice e rilassato, perché mi ha portato un po’ al di fuori di quello che è il mio quotidiano e mi ha gettato nel vero della vita, nelle cose vere da considerare”.
I piatti sono stati studiati dai ragazzi con lo chef, che ha dato indicazioni, suggerimenti, ma ha voluto mantenere lo stile e i prodotti scelti.
Mille foglie di zucca, radicchio e mucchino di San Patrignano, cannelloni dorati, ceci, patate e panna acida a seguire il secondo Lombo, guanciale, erbe aromatiche, bietole e mele, per finire in dolcezza, cuore Ruby.
Ad accompagnare i piatti i vini prodotti dalla cantina della Comunità.
Regole insomma, alla base di tutto, e di regole ha voluto parlare anche lo chef:
“Le regole nella vita sono fondamentali, dallo sport al lavoro. Questi ragazzi le stanno imparando qui a Sanpa. Sono le stesse regole di cui io parlo con i miei ragazzi in cucina, loro non sono passati da San Patrignano ma al ristorante devono rispettarle; quindi la regola nella vita la devi comunque affrontare, prima o dopo, ci arrivi.
I miei ragazzi la stanno affrontando nella cucina di un ristorante , questi ragazzi nella cucina di San Patrignano, però con le regole si va ovunque.
Rispettando le regole rispetti il prossimo, il territorio, la cucina, il prodotto.
Con le regole vivi sano e puoi guardare sereno tutti negli occhi”.
Un insegnamento per tutti, per i mille commensali che ascoltano rapiti le parole dello chef, ancora commossi dalle immagini dei ragazzi in un video sulle esperienze a San Patrignano mostrato come “aperitivo”! Un insegnamento per tutti, si diceva, ma anche per lo stesso chef che si dice arricchito:
“Io da qui rubo, porto via tanto. Da ogni esperienza che faccio cerco di rubare sempre qualcosa….oggi ho avuto la conferma dell’importanza delle regole e delle iniziative che ho preso con i miei ragazzi in cucina, dall’aspettare tutti per mangiare insieme, al finire quello che si ha nel piatto.
Sono piccole cose che fanno grandi differenze, e sono le stesse che mi porto dietro dall’educazione ricevuta dalla mia famiglia”.
E arricchita si sente anche la pastry chef Silvia Federica Boldetti, che in questa serata ha portato il cuore in ogni senso, emozionalmente e come dessert: un cuore di crema, frutti rossi e riso soffiato, rivestito di cioccolato rosa, il famoso cioccolato Ruby. Una ragazza tenace, all’apparenza timida, ma che con le sue parole dolci e profonde ha toccato il cuore (quanto cuore in questa serata!) di tutti i presenti. Un passato di successi, ed ora dedita al cioccolato, che è la sua grande passione perchè…
“…perché è tanto amorfo, quanto è capace di assumere qualsiasi forma. E io credo che nella vita chiunque possa diventare ciò che desidera se solo davvero lancia nell’universo il seme per farlo e si spende con tutto se stesso”.
Un successo a 360° quindi anche per questa quarta Charity Dinner del 2019, che ha contribuito a sostenere il fabbisogno alimentare degli oltre 1300 ragazzi che vivono (gratuitamente) in Comunità. Una realtà che rimane nell’anima, ricca di umanità, che spesso da fuori non si percepisce e allora è bello che ci siano questi eventi in modo tale che le persone possano entrare e capire davvero cosa è San Patrignano. Una frase della pastry chef Silvia Federica può riassumere un po’ il senso di queste serate e del ruolo del cibo nella “terapia” della comunità:
“Tutto quello che è convivialità e condivisione, il saper vivere con gli altri, sono tutte cose che aiutano in un epoca in cui siamo pieni di egoismo, di egocentrismo e di convinzioni in cui sono sempre gli altri che devono muoversi a fare le cose. Mettersi a lavorare con questi ragazzi, e fare qualcosa per loro e con loro fa condividere un pezzo di vita, e regala tanto”.
E l’augurio finale dello chef Oldani arricchisce di valore il menù e l’emozionate serata:
“Per questi ragazzi mi auguro solo il meglio, mi auguro che facciano le spugne, che assorbano…quando una spugna è piena, inizia a buttare. E sto dicendo la stessa cosa che disse Marchesi a mio padre 35 anni fa quando inizia a lavorare con lui, quando guardandoci il grande Maestro disse ‘A questi giovani auguro di fare le spugne, di assorbire tutto’. Ecco ora dopo anni di esperienza mi trovo ad augurare la stessa cosa!”
Le charity dinner torneranno l’anno prossimo con una serie di ospiti inediti, e anche con una serie di proposte “fuori sede”, ma questo è un programma tutto da svelare!
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