La categoria in assoluto più colpita finora dall’emergenza (e che ha sta chiudendo locali in tutta Italia, con gravi problemi anche per il personale) non rinuncia a ricordare agli italiani il valore della solidarietà.
E lo fa con campagne social di raccolta fondi, in differenti modalità, ma con un fattore comune: donare agli ospedali italiani. Qui raccontiamo alcuni casi, ovviamente in aggiornamento se nasceranno altri progetti di questo tipo:
- Italia a Tavola sostiene economicamente le unità di terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
- l’agenzia Alessia Rizzetto ha lanciato il progetto #MilanoKeepsOnCooking con cui propone una campagna social, a sostegno dell’Ospedale Sacco di Milano
- Lo chef Cerea si mette in primo piano per aiutare l’installazione dell’ospedale da Campo degli Alpini a Bergamo
Vediamoli nel dettaglio.
1- I cuochi italiani, con Italia a Tavola, a sostegno delle unità terapie intensive dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e dell’Ospedale Spallanzani di Roma
Italia a Tavola, il quodiano on line di enogastronomia e turismo, ha pensato di sostenere economicamente le unità terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e dell’Ospedale Spallanzani di Roma in prima linea nella lotta al coronavirus attraverso una pubblica raccolta di fondi per acquistare respiratori e macchinari di supporto. L’iniziativa senza scopo di lucro è sostenuta da alcuni dei più noti cuochi italiani in rappresentanza di una categoria che pur nella crisi non rinuncia al valore assoluto della solidarietà. L’appello iniziale è sottoscritto da Chicco Cerea (Bergamo), Enrico Bartolini (Milano), Mauro Uliassi (Ancona), Giovanni Santini (Mantova), Umberto Bombana (Hong Kong) e Sandro Serva (Rieti) e presidenti di associazioni come Rocco Pozzulo della Fic ed Enrico Derflingher di Euro-Toques. Tanti altri si stanno aggiungendo tra cui il tristellato Enrico Crippa che ha preferito non apparire in video ma lancia questo appello:
“In un momento delicato per il nostro Paese e per il nostro sistema sanitario è giusto impegnarci tutti affinché riusciamo a superare l’emergenza. Il mio appello per tutti voi è volto a sostenere iniziative come questa che permettano di reperire risorse economiche per la ricerca e per supportare la Sanità del nostro Paese.
È un momento duro per tutti noi, ma tutti uniti ce la faremo”.
Le donazioni (minimo 5 €) possono essere effettuate tramite la piattaforma dedicata GOFUNDME.com, con una cifra finale da raggiungere fissata a 200.000 euro. L’invito rivolto a tutti – anche a chi non potesse fare donazioni – è di diffondere e dare il più possibile visibilità alla campagna di raccolta fondi, condividendola e rilanciandola attraverso i canali social. Il progetto ha anche come obiettivo quello di guardare “oltre” l’emergenza: prima debelliamo questo virus e fermiamo il numero dei contagi e delle vittime, prima torneremo ad essere l’Italia che lavora, che produce e che investe.
Alcuni tra i cuochi che hanno già sposato la campagna di raccolta fondi, con gli identificativi
#italiaatavolanonsiferma vs COVID-19 e #iorestoacasa ma aiuto gli ospedali
hanno sottolineato l’importanza del lavoro svolto dal personale medico.
Ecco alcune delle dichiarazioni degli chef, unanimi nell’invito a rimanere tutti uniti avendo ben chiaro l’obiettivo del bene comune:
- «Abbiamo degli eroi attorno a noi medici, infermieri, ausiliari, volontari, che si stanno prodigando ogni giorno per le nostre vite, per la nostra comunità. Dobbiamo aiutarli in modo tangibile, facciamo una donazione»- Chicco Cerea
- «Ringrazio tutti gli operatori socio-sanitari che stanno lavorando per salvare la nostra popolazione e chiedo a tutti di sostenere questa raccolta fondi per l’acquisto di respiratori e materiale sanitario» -Rocco Pozzullo
- «Per rispetto dei nostri collaboratori e dei nostri clienti dobbiamo osservare quello che il decreto ci ha imposto ma da casa possiamo aiutare gli operatori sanitari, attraverso un piccolo gesto»- Enrico Bartolini
- «Tutti abbiamo il dovere di restare a casa, ma anche da casa possiamo fare qualcosa di importante e di grande»-Giovanni Santini.
- «È un momento complicato, difficile, i locali sono chiusi, sui volti delle persone si può leggere lo smarrimento. Dobbiamo cercare di rimanere uniti e aiutare chi in questo momento ha veramente bisogno come gli ospedali»-Mauro Uliassi
- «Tanti nostri colleghi hanno chiuso i ristoranti, è un momento difficile, dobbiamo restare uniti perché solo se saremo uniti riusciremo a sconfiggere questo virus»-Enrico Derflingher
- «È giusto che anche la nostra categoria dia il suo contributo, il mio invito è quello di coinvolgere quante più persone possibile»- Sandro Serva
- «Tutto il mio sostegno al nostro grande e amato Paese in questi momenti drammatici, con gli ospedali in emergenza e la gente che sta male. Aiutiamo le autorità in modo che questo momento passi alla svelta»- Umberto Bombana da Honk Kong.
Per donare: https://www.gofundme.com/f/98t94-fff
2- L’agenzia Alessio Rizzetto lancia #MilanoKeepsOnCooking con una vendita di grembiuli a favore dell’Ospedale Sacco di Milano
Abbiamo già raccontato la nascita dell’idea qui: #milanokeepsoncooking. Il simbolo di questo progetto è un grembiule con un messaggio chiaro, “Milano continua a cucinare”, nel senso più lato del termine. Così spiegano gli ideatori:
“Milano continua a sfornare idee per supportare una categoria a noi molto vicina, quella dei ristoratori, che, a causa del dilagare del COVID-19, hanno ritenuto prudente chiudere temporaneamente le proprie attività.
Milano si ferma. Respiriamo un silenzio immobile che non appartiene a questa città, che è sempre stata creatività, energia, dinamismo e dterminazione”.
Per questo sono stati coinvolti oltre 40 cuochi, pasticceri e pizzaioli che hanno indossato il grembiule col claim ideato per condividere sui social un messaggio di positività e incoraggiamento, cui seguiranno altrettante video-ricette – con sottotitoli in inglese per raggiungere anche un pubblico internazionale – da poter sperimentare all’interno delle mura domestiche. Il progetto sta raggiungendo i cuochi di tutta Italia e non solo, e da qui è nata l’idea di mettere in vendita i grembiuli per donare il ricavato all’Ospedale Luigi Sacco di Milano, in prima linea nel contrasto al Coronavirus.
Il pagamento dovrà essere effettuato tramite bonifico bancario intestato a ARS GROUP SRL al seguente IBAN:IT88Y0326701600000010190848 specificandonell'oggetto: DONAZIONE CAMPAGNA #MILANOKEEPSONCOOKING facendo avere all'agenzia copia dell'avvenuto pagamento e i dati per poter procedere all'emissione di regolare fattura.
3- Lo chef Cerea del ristorante Da Vittorio di Brusaporto si mette in prima linea per l’Ospedale da Campo degli alpini a Bergamo.
La Protezione Civile ha deciso di installare l’Ospedale da Campo degli Alpini nell’area dell’Ente Fiera di Bergamo.
Si tratta di 230 posti letto che inizieranno a essere operativi già in questi giorni (18 marzo ndr). Il Gruppo Da Vittorio Vicook apporterà un fondamentale contributo realizzando tutti i pasti, dalla prima colazione alla cena, necessari sia per i pazienti che per tutto il personale impiegato nella struttura. I Cerea si faranno carico dei pasti – 1500 al giorno – chiedendo un aiuto ai colleghi e alle aziende al livello di ingredienti di ogni tipo, anche surgelati.
“Abbiamo deciso di contribuire attivamente all’organizzazione delle attività, offrendoci volontari per la preparazione pasti. Tuttavia, chiediamo un aiuto concreto a tutti voi. Tutti coloro che ne hanno la possibilità, dai ristoratori, ai titolari di negozi o aziende di generi alimentari o affini, è gentilmente invitato ad offrire degli approvvigionamenti. Se pensi di poter essere d’aiuto, ti invitiamo a contattare Graziano al numero +39 335 8174540. L’unione fa la forza, condividiamo il più possibile!”
Qui il video dello chef:
Per informazioni sulla colletta alimentare il referente per il Gruppo è il Sig. Graziano contattabile al seguente numero telefonico: +39 335 8174540.
A suon di #AndràtuttoBene e “l’unione fa la forza” ci uniamo a queste raccolte, contribuendo il più possibile alla loro condivisione.
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