Bollicine sulla baia di Portofino.
Alberto Massucco con la sua squadra annuncia novità importanti tra cui l’arrivo de Le Fabulleuses.
Alberto Massucco, imprenditore sabaudo e primo italiano a possedere una vigna in Champagne, continua ad accogliere amici e appassionati nel “tour” di Champagne en libertè, in seconda tappa, dopo Torino, a Portofino.
Occasione per annunciare l’arrivo in Italia de Le Fa’Bulleuse, le sette produttrici di Isos, e per raccontare di successi passati e previsti in futuro!
Con il suo mantra fedele di “Due cose non bastano mai: un buon calice di champagne e un buon calice di champagne” Alberto Massucco ha svelato le prossime occasioni in cui la sua azienda farà parlare di sè!
L’arrivo in Italia delle sette produttrici di Isos è una di queste.
Un incontro con gli addetti ai lavori per conoscerle e degustare insieme il loro champagne.
“Non un semplice champagne, ma la coralità di sette differenti luoghi rappresentati dalle giovani produttrici che attraverso le 644 bottiglie per ora prodotte, si fanno portavoce di un unico sentire”
racconta Massucco che importa sin dalla sua prima produzione, in esclusiva Isos, espressione del pensiero culturale e identitario delle sette jeunes filles, che nel 2015 si sono unite per raccontare le loro maisons, i loro vini e il loro lavoro.
Raccontando con la loro freschezza e vibrante energia un dato di fatto, che lo champagne è una questione femminile a tutti gli effetti. E la storia, da sempre, ne è testimone.
Isos, termine che in greco significa “uguale”, risulta essere la somma degli champagne delle vigneronnes, che in parti uguali hanno contribuito alla creazione di un unico champagne.
Sette espressioni differenti che convergono in un solo punto, sette territori che diventano una sola anima dentro una delle 644 bottiglie per ora prodotte.
L’attento e appassionato lavoro di selezione di Alberto Massucco ci dà la possibilità di scoprire un vino che è la somma alchemica tra chi lo produce, il territorio e la storia di chi ha la fortuna di poterlo degustare.
La scelta di un evento a Portofino, per condividere i risultati di un anno di lavoro intenso e ricco di soddisfazioni, non è casuale:
“Portofino è la mia casa elettiva e proprio qui, quest’anno abbiamo sviluppato progetti importanti creando due Cuvée Privée. Una cuvée celebrativa per i trent’anni di attività del ristorante Ö magazin di Portofino e una cuvée per il mitico Ugo Repetto, titolare del bar Morena che da anni con i suoi cocktails anima la piazzetta.”
Il 2020 è stato un anno di incremento, come sottolinea Cinzia Zanellato, responsabile dell’azienda Alberto Massucco Champagne, che ha fatto registrare un aumento notevole delle vendite, acquisendo una fetta di mercato importante come quella dei privati.
C’è da presupporre che con l’uscita delle nuove etichette questo dato venga ampiamente superato.
Tante idee e novità, legate anche ad un a grande conoscenza del settore e ad una ancora maggiore passione.
“Il 2018 è stata un’annata di grande qualità e le vigne di Cramant, villaggio Grand Cru, della Côte de Blanc, hanno prodotto uno champagne eccezionale. Per questo motivo, in collaborazione con Erick de Sousa, abbiamo realizzato questa nuova etichetta con una tiratura limitata di 500 bottiglie, tutte rigorosamente numerate”.
Della linea Alberto Massucco Champagne, di cui c’è grande attesa, per ora sarà pronta la cuvée Mirede (il nome ha un amore forte di fondo) mentre, per il millesimato Alberto Massucco Grand Cru, Blanc de Blancs, si dovrà attendere il 2023.
Il format Champagne en libertè, ideato da Laura Gobbi responsabile comunicazione di Alberto Massucco, è un percorso sensoriale che trasforma le bollicine in strumenti che dialogano con l’anima, e in qeesta seconda edizione ha come tema centrale “Aria”.
A rafforzare il senso della leggerezza che si è voluto raccontare, è stato il menu studiato da Matteo Baronetto* chef dello storico ristorante torinese Del Cambio, che da tempo ha nella sua cantina una cuvèe creata appositamente pr il ristorante.
Come spiega Massucco, ogoglioso di vedere un suo champagne servito al tavolo dove sedeva Cavour:
“Con Matteo c’è un’intesa profonda. Da una sua richiesta è nata Cuvée Privée del Cambio, un Blanc de Blancs 100% Chardonnay”.
Al menu, ambasciatore di voci che hanno dialogato tra mare e terra, tra Piemonte e Liguria, tra fluidità e solidità, si sono aggiunte le ostriche di Red Oyster, servite “direttamente dal mare” con un gioco di “finger food” tra il sensuale e il lussuoso!
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