Un nuovo ristorante in città che sta già facendo parlare di sé: Autem* dello Chef Luca Natalini.
Apertura ufficiale domani, nel cuore di Porta Romana.
Dopo mesi di sperimentazioni, formazione e ristrutturazione, l’apertura di Autem* è stata attesissima e finalmente è arrivata. Ma questo non è solo un nuovo ristorante, è un’esperienza culinaria unica nel suo genere.
Lo Chef Natalini, già noto per la sua esperienza al Pont de Ferr di Maida Mercuri, ha deciso di portare la sua arte culinaria a un nuovo livello. E come? Semplice, affidandosi alla natura stessa e ai suoi cicli.
Autem* è un ristorante che si basa sulla sostenibilità e sulla stagionalità degli ingredienti.
Finalmente il momento è arrivato!
Il ristorante Autem* dello Chef Luca Natalini alzerà le sue tende domani nel cuore di Porta Romana a Milano, in via Serviliano Lattuada 2.
Questa è un’apertura molto attesa, il frutto di un periodo intenso di sperimentazione, formazione e ristrutturazione.
Dopo la sua ultima esperienza al Pont de Ferr di Maida Mercuri sui Navigli, Luca Natalini, toscano classe ‘89, torna a concentrarsi sul progetto che aveva lasciato in sospeso a Langhirano, quasi tre anni fa.
In questo nuovo ristorante, la sua cifra stilistica è rimasta la stessa, ma con una nuova consapevolezza:
“Da Autem non è lo Chef che sceglie il menù, sono gli ingredienti a farlo”.
La natura è il protagonista assoluto di questo nuovo concept gastronomico, che mette in primo piano la sostenibilità e l’equilibrio tra gastronomia e natura.
Il menù di Autem* è come una carta bianca, pronta ad essere riempita giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, con ingredienti freschi e di stagione.
Il nome Autem* deriva dal latino e significa “ancora” o “inoltre”.
Un concetto che viene ripreso anche dal simbolo dell’asterisco, come la premura di comunicare qualcosa che ancora non è stato detto, la congiunzione tra opposti che ancora non si è espressa.
Il ristorante offre una Carte Blanche, dove gli ingredienti e la loro reperibilità dettano le regole e le tecniche si adeguano di volta in volta.
Ogni giorno, le materie prime vengono presentate ai clienti all’ingresso del ristorante, provenienti da piccoli produttori e a favore di una filiera corta.
Da Autem, vengono offerti tutti i tagli della carne, dai più pregiati al quinto quarto, con una ciclicità imposta dalla morfologia stessa dell’animale, per evitare sprechi.
Il burro stesso viene realizzato in base alla disponibilità del latte, sia che provenga da animali vaccini, caprini, ovini, di bufala o di asina.
Le verdure e la frutta sono rigorosamente di stagione, per garantire la massima qualità del prodotto.
Allo stesso modo il pesce viene selezionato in base alla stagione, al fine di contribuire all’equilibrio ecosistemico degli ambienti marini.
Il piatto finale è quindi il risultato della congiunzione tra l’arte della tecnica e l’ingrediente protagonista delle ricette: un modo inedito di concepire la cucina, che valorizza e mette al centro le leggi naturali.
Non mancano i signature dish di Luca Natalini, come:
- la famosa Pasta in bianco,
- il piatto a base di lumache Come se fossero una bourguignonne,
- l’audace Cavallo e ostrica
- l’Insalata di anguilla affumicata.
Degno di nota, una creazione inedita dello Chef: il Cordon bleu, un piatto goloso e dalla matrice ludica.
Carne di un vitellino da latte panata all’italiana e ripieno di erbe spontanee e formaggi di alta stagionatura, accompagnato poi da quattro contorni di verdure, funghi, tuberi ed erbe spontanee stagionali – in scala dal più amaro al più dolce, dal più croccante al più tenero.
Oltre alla carta, sempre in continuo aggiornamento, saranno disponibili 4 menù degustazione: la Carta Bianca, percorso “al buio” elaborato dallo Chef e altri tre – Carne, Pesce e Vegetale che riprendono le proposte quotidiane in base alle diverse categorie di ingredienti.
Ad accompagnare, una carta dei vini di vasta scelta al calice oppure in un percorso di pairing con i vari menù.
A completare la proposta, anche un’esclusiva selezione tra le migliori referenze casearie: una decina di eccellenze di provenienza italiana o francese, scelte personalmente dallo Chef.
E il ristorante?
La struttura degli spazi interni è insolita e innovativa.
Il cliente viene accolto nella Cucina direttamente dagli Chef: la prima sala è costituita infatti da un ampio spazio aperto in cui si trova a vista la cucina, con una congiunzione diretta tra le preparazioni dei piatti e i tavoli, senza nessuna barriera.
Il legno è il materiale predominante, dalla suggestiva boiserie verde scuro ai banconi della cucina rivestiti con listelli di rovere italiano e piani di marmo toscano.
Il pavimento alterna l’utilizzo di parquet di rovere naturale italiano a piastrelle in ceramica di riuso.
Gli ospiti potranno vivere l’esperienza di Autem nella Cucina, nella Sala Specchi contraddistinta da specchivintage di recupero e nella Sala Privata dedicata agli eventi.
A completare l’atmosfera accogliente e moderna di Autem*, la galleria BI-BOx Art Space di Biella esporrà a ciclo stagionale le proprie opere, in un susseguirsi di artisti che contribuiranno alla continua evoluzione degli ambienti.
L’arte diventa quindi elemento di congiunzione, variando insieme allo stesso menù.
Insomma una opera d’arte in cui la natura mette i colori e lo chef Natalini , con tutta la sua brigata, regalerà la sua arte’
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