Associazione Iblea: la Sicilia a Milano con lo chef Barone
L’Associazione Iblea festeggia con una lussuosa cena di gala all’Umanitaria di Milano il suo primo anno di attività.
Quasi duecento selezionati invitati erano presenti alla Festa d’Estate che la neonata Associazione Iblea ha organizzato nel cinquecentesco Salone degli Affreschi di Milano per ricordare e ringraziare la centenaria Società Umanitaria dell’opera fornita in favore della popolazione iblea nel lontano 1902 e dell’aiuto nella formazione di maestranze siciliane immigrate a Milano nel secolo scorso.
L’ Associazione Iblea che annovera tra i propri fondatori alcuni siciliani, residenti in Lombardia, che hanno dato, e danno tuttora lustro alla propria Terra d’origine.
E’ nata a Milano con il preciso scopo di ricordare, promuovere e diffondere la tradizione e la cultura della Sicilia in generale e in particolare del territorio ibleo, ed è attiva grazie all’azione di alcuni “fedelissimi siciliani” che ne vogliono portare avanti l’etica e le attività.
Tra questi il presidente Carmelo Giuseppe Tribunale, che così ci racconta:
“L’Associazione Iblea, costituitasi un anno fa a Milano, è nata con il preciso scopo di promuovere e diffondere la tradizione e la cultura della Sicilia e del territorio ibleo, che è quello delimitato dai monti Iblei, ossia l’area della provincia di Ragusa e di Siracusa, e in piccola parte di Catania.
Questo territorio si differenzia per storia e cultura dal resto della Sicilia: qui sono nate le prime civiltà mediterranee, e Siracusa sino all’epoca bizantina è stata la capitale sicula.
Questa provincia, che è la più meridionale d’Italia, ha anche il triste primato di avere dato statisticamente il maggior contributo di sangue nella prima guerra mondiale”.
Ma torniamo alla Festa d’Estate dello scorso 21 giugno:
numerose le autorità presenti che hanno voluto festeggiare con gli Iblei del territorio e con quelli arrivati appositamente dalla Sicilia, il primo anno di vita dell’Associazione presieduta dal ragusano Carmelo Giuseppe Tribunale e con vice presidente Antonio Amato.
Tra i tanti che non hanno voluto far mancare la loro presenza, l’assessore della Regione Lombardia Giulio Gallera, l’assessore del Comune di Milano Carmela Rozza, il magistrato Piero Martello, il presidente dell’Umanitaria Amos Nannini, il presidente della Federazione Italiana Scherma Giorgio Scarso.
Una raffinata cena di gala è stata il clou della serata, con cucina di altissimo livello, con lo chef Peppe Barone, mente, braccio e molto di più del ristorante Fattoria delle Torri di Modica in provincia di Ragusa, e “gastrofoso”, come ama lui stesso definirsi.
Una cucina, la sua, che non è solo di tradizione, ma è anche ricerca, raffinatezza, equilibrio tra terra e mare e attenzione alla stagionalità e al mercato.
Lo chef stellato è arrivato direttamente da Modica proprio per far degustare agli invitati sapori e delizie del territorio Ibleo, con un menù così organizzato:
- Antipasto
- Caponatina barocca con cioccolato di Modica, uovo nero e gamberoni
- Macco di fave Cottoia di Modica, finocchietto selvatico e ricotta vaccina degli altipiani ragusani
- Primo
- Creste di gallo alla “stimpirata” con coniglio, salsa di carote, caprino e caviale di olive
- Secondo
- Capocollo di maialino nero alla “chiaromontana”
- Dessert
- Trionfo di cannolo dello chef
- Vini di Barone Sergio
- Alègre – vitigno Grillo IGP terre siciliane
- Verdò – vitigno Petit Berdò IGT terre siciliane
- Kalùri – passito Moscato di Noto IGT
La cena di gala è stata intervallata da una breve “lectio” del prof. Giuseppe Barone, storico dell’Università di Catania e da un piacevole intrattenimento musicale con il maestro direttore d’orchestra Gioele Muglialdo che ha accompagnato al piano il Tenore scaligero Giuseppe Veneziano.
Giuseppe Barone ha ricordato i legami storici che legano Milano alla Sicilia e a Modica in particolare, ricordando la grande solidarietà dei milanesi in occasione della tragica alluvione del 1902 (quartiere Milano-Palermo ) e la collaborazione amicale tra Pietro Floridia e Arturo Toscanini per le stagioni concertistiche alla Scala.
Una serata quindi di grande successo, a conferma che la cultura italiana è unita in tutto e per tutto dal cibo, che al di là dei confini regionali si diffonde lungo lo stivale.
Come ha ricordato il presidente di Iblea, Carmelo Tribunale:
“L’associazione vuole proseguire nell’obiettivo di ricordare le tradizioni e tutta la cultura anche gastronomica siciliana: pertanto è nostra intenzione organizzare già da dopo il periodo estivo convegni, concerti e attività sociali e culturali tesi ad una maggior conoscenza del territorio ibleo”.
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