Buonissima 2024, trionfo di sapori e cultura.
Torino tra le Stelle della gastronomia.
Dal 23 al 27 ottobre, il capoluogo piemontese si trasforma in una capitale mondiale del gusto, celebrando le eccellenze culinarie tra palazzi storici, degustazioni raffinate e suggestioni artistiche.
Un sogno gastronomico prende vita a Torino, dove per cinque giorni la città diventa una tela su cui si dipingono capolavori di gusto, arte e tradizione.
Dal 23 al 27 ottobre, Buonissima 2024 riunisce alcuni dei più grandi protagonisti della cucina mondiale in una festa che si snoda attraverso luoghi iconici, dall’eleganza dei palazzi reali al fervore delle piole torinesi, facendo della città la vera capitale mondiale dell’enogastronomia.
Un firmamento di stelle e la celebrazione di una città intera
In scena, nomi come Virgilio Martinez, direttamente da Lima, Ferran Adrià e Paolo Casagrande da Barcellona, Diego Guerrero da Madrid e Nicolai Norregaard da Copenhagen, affiancati dalle voci autorevoli della cucina italiana come Enrico Crippa, Carlo Cracco, Moreno Cedroni e Davide Scabin.
Con oltre 90 appuntamenti disseminati in tutta la città, Buonissima 2024 si configura come un mosaico di esperienze che abbracciano l’alta cucina e la cultura popolare, mescolando la grandiosità degli chef stellati con la rustica autenticà delle piole torinesi.
Si parte la sera del 22 ottobre con due cene a quattro mani di rara eleganza.
Himanshu Saini del ristorante Due Stelle Michelin Tresind di Dubai si unisce a Matteo Baronetto al Ristorante Del Cambio per una fusione creativa tra influenze indiane e italiane. Parallelamente, al Ristorante Carlina, la coppia siciliana formata da Daniele Santovito e Erminia Valenza celebra un incontro tra i sapori vibranti della Sicilia e il ricco bagaglio culinario piemontese, dando vita a un dialogo tra Nord e Sud che parla la lingua della passione e della tradizione.
Bob Noto e l’empatia: la celebrazione di un’icona del gusto.
Il 23 ottobre prende ufficialmente il via Buonissima 2024 con una serata emozionante alla Centrale Nuvola Lavazza, in cui viene consegnato il Premio Bob Noto, dedicato al celebre gastronomo torinese scomparso nel 2017. Il tema dell’anno, “l’empatia”, richiama lo spirito di condivisione che è alla base della gastronomia più autentica.
A Palazzo Madama, la cena inaugurale di “Degustando” coinvolge dieci grandi chef, tra cui Martinez, Crippa e Cedroni, che presentano piatti d’autore in versione street food, mentre la mostra “Threads” di Malena e Virgilio Martinez esplora, nella Sala delle Guardie, il legame profondo tra cibo, paesaggio e cultura.
Un percorso tra avanguardia, cinema e tradizione.
Il 24 ottobre è il giorno di (A)vanguardia!, con Diego Guerrero che alle OGR di Torino unisce alta cucina e spettacolo in una cena-performance intitolata “Grand Opera – Piemonte Spagna Music Hall”, omaggiando il patrimonio culinario piemontese con il tocco creativo della cucina spagnola. Nel frattempo, Casa Buonissima apre le sue porte in Piazza San Carlo, offrendo un fitto calendario di eventi: masterclass, show cooking, degustazioni aperte al pubblico.
Venerdì 25 ottobre è tempo di celebrare il cinema con CheFilm!, un evento speciale all’UCI Cinema Lingotto dedicato a Bob Noto, dove Carlo Cracco e Paolo Griffa interpretano piatti che accompagnano la visione di un documentario dedicato all’iconico fotografo del gusto. La stessa sera, Eataly Torino Lingotto ospita “Agnolotti & Friends”, un trionfo della pasta ripiena in una cena itinerante che coinvolge chef da tutta Italia e non solo, con musica e intrattenimento.
Il sabato è il giorno dell’immersione sensoriale. Nicolai Norregaard, direttamente da Copenhagen, invita i commensali a un viaggio virtuale nella sala immersiva delle Gallerie d’Italia, dove le proiezioni e i suoni ricreano le atmosfere dell’isola di Bornholm, patria dello chef. I partecipanti potranno assaggiare i piatti che hanno reso famoso Kadeau, mentre le immagini e i suoni li trasporteranno tra le onde del Mare del Nord.
Ma non è tutto: la serata del 26 ottobre si anima con Bistromania alle OGR, un party che unisce degustazioni gourmet, vini naturali e musica fino a notte inoltrata, incarnando lo spirito gioviale della città.
Un gran finale tra cultura e gusto popolare
La domenica si chiude in grande stile, con un pranzo tradizionale al Castello di Rivoli che celebra i classici della cucina piemontese, dal gran bollito agli agnolotti, in un menu realizzato da otto chef locali, tra cui Nicola Batavia, Anna Ghisolfi e Giulio Rocci, maestro del gelato d’autore.
Intanto, la città vive una festa diffusa con “Metti Torino a cena”, un progetto che vede gli chef torinesi aprire le loro cucine ai colleghi nazionali e internazionali, offrendo cene uniche e irripetibili. Per chi ama la genuinità delle trattorie, “Piolissima” coinvolge oltre 20 piole torinesi in una celebrazione di cibi semplici ma impeccabili, tra acciughe al verde, tornei di bocce e musica dal vivo, per un’esperienza di lusso popolare.
Un tram storico per una Torino autentica
E infine, Buonissima 2024 riserva un’ultima chicca: un tour panoramico sulla storica vettura 2595, un tram degli anni ’30 restaurato, che porterà i partecipanti a scoprire la città tra un bicchiere di birra Baladin e il cioccolato Gobino. Un viaggio tra sapori autentici e scorci mozzafiato, per vivere Torino in un modo che solo Buonissima sa regalare.
A Buonissima dunque la cucina diventa un mezzo per creare cultura, per condividere emozioni e per scoprire, attraverso i sapori, la bellezza di una città che sa sempre reinventarsi.
Torino, per cinque giorni, diventa il crocevia di chef e appassionati, di artisti e curiosi, offrendo a tutti una storia da raccontare e un gusto da ricordare.
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