Amari italiani: 7 nomi amari da ricordare

Amari italiani: il fine pasto che si ricorda dal gusto e dal nome!

7 amari con nomi insoliti, simpatici, curiosi.

Gli amari italiani sono molto più che semplici digestivi: rappresentano un autentico patrimonio culturale e gastronomico che affonda le proprie radici in secoli di storia.

Nati inizialmente come rimedi medicinali a base di erbe, radici e spezie, gli amari si sono evoluti nel corso del tempo, trasformandosi in protagonisti indiscussi delle tavole italiane.

Incuriositi da alcuni nomi insoliti e simpatici, abbiamo voluto indagare su alcuni amari dall’etichetta che si lascia ricordare!

La loro origine risale ai monasteri medievali, dove i monaci distillavano piante officinali per creare elisir dalle proprietà benefiche, e con il passare dei secoli queste bevande si sono diffuse fino a diventare veri e propri simboli dell’arte liquoristica italiana.

Oggi, l’amaro è un elemento imprescindibile della nostra cultura enogastronomica, consumato a fine pasto per le sue proprietà digestive o utilizzato come ingrediente chiave nella mixology moderna.

Ogni regione d’Italia vanta una tradizione amara unica, arricchita dalle specificità botaniche del territorio e da nomi che evocano storie, leggende e sapori distintivi. Il fascino degli amari risiede non solo nella complessità dei loro profili aromatici, ma anche nei nomi che portano, spesso legati alla natura, alla mitologia o a figure storiche.

Eccone 7, a cui probabilmente ne aggiungermo altri nel tempo.

1-Amaro del Ciclista

Amaro del Ciclista vuole essere il fine pasto e il fine gara preferito dagli amanti delle due ruote, un profilo aromatico unico e distintivo.

Un amaro dal sapore rotondo e bilanciato, dagli inconfondibili sentori erbacei che portano con loro tutta l’essenza della natura, racchiusa in 20 pregiate botanicals (tra cui rabarbaro, china, liquirizia, genziana, ginepro, achillea moscata, cardo benedettino) con estrazione a freddo: perfetto da condividere, ghiacciato, in purezza, o miscelato per realizzare cocktail accattivanti.

Il nome nasce da una lunga storia d’amore e di perseveranza, narrata da un bisnonno al nipotino, memore di quando, solo con la sua bicicletta, saliva dalla pianura fino alla collina per andare a far visita ad una ragazza che poi diventò sua moglie.

Queste le sue parole:

“Dopo 120 chilometri in bicicletta, quasi tutti in salita, la mia ricompensa era sì lo sguardo della Maria, ma anche quel buon amaro che suo papà mi offriva assieme ad un uovo con lo zucchero!”.

Di quell’amaro la famiglia Casoni, che a fondato nel 1814 l’omonima e antica distilleria e fabbrica di liquori italiana a Finale Emilia (Modena), ha conservato la ricetta, tramandandola fino ai giorni nostri.

Durante la degustazione spiccano i sentori di china e liquirizia. Dedicato a chi ama gli amari dal gusto tradizionale.

2-Amaro del carabiniere

Imbottigliato dalla Sassano&Pagani, fabbrica di liquori all’ingrosso, l’Amaro del Carabiniere è un mix di 63 erbe presente sin dalla fine degli anni ’70, prodotto esclusivamente per le caserme.

Una specialità nata per idea di Michele Sassano, che prese ispirazione dalla collezione di bottiglie straniere di un suo amico, che annoverava anche etichette dedicate alle forze dell’ordine.

La stoira nello specifico racconta che dopo anni di esperienza nel laboratorio Campari a Milano, Sassano imparò la produzione del liquore e preparò una ricetta da dedicare ai Carabinieri. Il comandante della caserma di Milano gliene concesse la licenza nel settembre 1978, così dal Natale di quell’anno fu distribuito in regalo a numerosi carabinieri di oltre 270 caserme in Italia.

Da allora la Sassano & Pagani è arrivata a produrre anche altri liquori, come grappe o limoncelli, ma le bottiglie di amaro vengono vendute solo nelle caserme o ai carabinieri che ne fanno richiesta.

Questo marchio racchiude tutti i prodotti: amaro al carciofo e manna, amaro alle erbe, amaro al caffè, vino da dessert, limoncello, grappa, vini bianchi e rossi, spumante.

Fra gli aneddoti più singolari legati al brand, quello raccontato dallo stesso Michele, che afferma di aver spedito il suo amaro anche in America, su richiesta del Presidente Richard Nixon.

3-Amaro ‘Che Amarezza’ 

L’ Amaro ‘Che Amarezza’ nasce dalla collaborazione tra il progetto comico “Le Coliche” e il cocktail bar con distilleria “Tripstillery”.

Così lo racconta la produzione:

“E’ l’amaro per le giornate amare, una spremuta di sfighe, prodotto con solo ingredienti naturali e dal gusto intenso ed equilibrato.  Perfetto per alleviare le tue amarezze quotidiane, viene realizzato artigianalmente in piccoli lotti numerati a mano. Pensato appositamente per quelle occasioni in cui la vita decide di giocarci uno scherzo, fatti consolare anche tu da questo amaro speziato e amaricante”.

4-Amacardo

Amaro di arancia rossa e carciofino selvatico

Dall’abbraccio del carciofino selvatico dell’Etna con le scorze d’arancia nasce un amaro siciliano dal gusto armonico e vivace.

L’amante perfetto nei momenti salienti.

E’ prodotto con alcool idrato, zucchero, infuso di carciofino (Cynara Cardunculus Silvestris), infuso di scorze d’arancia rossa, aromi naturali.

Un colore ambrato, un profumo aromatico intenso e un sapore dolce, profumato, caramellato.

Da bere ghiacciato.

5-Canto Amaro – Amaro delle Sirene

Nel 2019, Elisa Carta crea Canto Amaro, frutto del suo grande amore per il Lago di Garda e le sue botaniche.

Elisa è una raccoglitrice da generazioni e la sua produzione è il frutto di una lunga e appassionante ricerca e rivisitazione di antiche ricette tramandate dal nonno.

Canto Amaro è un liquore naturalmente amaro. Il suo nome evoca il canto d’amore delle Sirene.
Ha un attacco morbido che incanta con le fragranze dei limoni cresciuti nelle vecchie limonaie della sponda bresciana del Lago di Garda, conquista con la dolcezza della vaniglia e affascina con le note amaricanti del cardo e della genziana.

Il pepe di Timut conferisce una nota agrumata che ricorda il frutto della passione e il pompelmo rosa.

Oltre al bitter, l’Amaro delle Sirene è un liquore dal bouquet aromatico molto ampio e preciso che va dai limoni del Garda alla vaniglia, dalla genziana al garofano.

Al palato è morbido e balsamico, compare il pepe di Timut che conferisce la nota agrumata e richiama il frutto della passione, insieme al pompelmo rosa.

È vellutato e avvolgente, liscio. Ideale bevuto da solo a temperatura ambiente o leggermente fresco con una fettina di limone. In miscelazione è perfetto con la semplice aggiunta di tonica.

6-Amaro Formidabile

Una vera chicca che arriva da Roma l’amaro artigianale di Armando Bomba.

Ha una ricetta tutta sua fuori dagli schemi: china rossa, rabarbaro cinese, rosa moscata, anice stellato, bardana, tra le altre, creano la personalità unica del Formidabile.

Profumi ben delineati, forza in bocca con l’agrume e il rabarbaro a persistere.

Per evidenziare la naturalità della materia prima vegetale che cambia da raccolto a raccolto annualmente, l’etichetta riporta l’annata.

7-Amaro Venti

L’amaro digestivo tricolore con botaniche totalmente raccolte in Italia.

I suoi produttori, Marco Rivolta e la mamma Gianna (già produttori di Rivo Gin), lo definiscono così:

“un’interpretazione moderna dei classici amari, creato seguendo i metodi liquoristici tradizionali”.

Prodotto con venti botaniche, ciascuna ispirata da una delle 20 regioni italiane: questo amaro racconta quanto di buono c’è lungo lo Stivale.

L’impresa più ardua è però quella di riuscire a far convivere i diversi ingredienti, che in questo caso si uniscono in armonia e gusto: il tanaceto dal Piemonte, l’achillea dal Veneto, l’ulivo dalla Liguria, la genziana dall’Abruzzo, il mirto dalla Sardegna, il basilico dalla Basilicata, l’arancia dalla Sicilia, i limoni dalla Campania, il ginepro dalla Toscana.

Un viaggio Amaro per tutta l’Italia, in grado di raccontarla da Nord a Sud. Geniale!

La vita non è così amara se affrontata con un amaro!