“Onde di bellezza e geometrie coltive nei paesaggi e nei paesi del vino”.
Premiata la bellezza, la passione, la longevità, nel territorio di Langhe Roero Monferrato.
Il Castello di Grinzane Cavour ha ospitato domenica 7 aprile la nona edizione dell’evento “Langhe-Roero e Monferrato: Onde di bellezza e geometrie coltive nei paesaggi e nei paesi del vino”.
Un incontro enologico di rilevanza internazionale focalizzato sulla celebrazione del decennale dell’inserimento dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
L’evento ha visto la partecipazione di numerosi produttori locali e internazionali, con una particolare attenzione ai vini provenienti dai paesaggi viticoli dell’Etna, riconosciuti anch’essi patrimonio mondiale dell’umanità dal 2013.
Durante la manifestazione, che ha avuto luogo presso l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, sono stati organizzati incontri, degustazioni e dibattiti per promuovere e riflettere sul ruolo dell’agricoltura sostenibile e delle pratiche di viticoltura che rispettano e valorizzano il paesaggio.
L’obiettivo dell’evento è stato anche quello di stimolare l’emulazione positiva tra i viticoltori, incoraggiando il rispetto del paesaggio e la ricerca della bellezza.
Uno dei momenti salienti: la cerimonia di premiazione dei Patriarchi della Vite e del Vino, che ha riconosciuto le figure storiche della viticoltura della regione per il loro impegno nella coltivazione e valorizzazione del territorio. Tra i premiati, personalità del calibro di Lorenzo Accomasso, Carlo e Giuseppe Gonella, e altri veterani che hanno dedicato la vita a migliorare la qualità e la reputazione dei vini piemontesi.
Il programma ha incluso anche un riconoscimento speciale a Sonja Milenova, una lavoratrice di origine macedone da vent’anni attiva nelle vigne del Barolo, premiata per il suo esempio di integrazione e dedizione etica al lavoro. La cerimonia ha sottolineato l’importanza dell’inclusività e del contributo di lavoratori stranieri nel settore vitivinicolo.
L’evento ha offerto anche un’opportunità per apprezzare i paesaggi viticoli attraverso la consegna di riconoscimenti ai viticoltori e alle Amministrazioni comunali che curano alcuni dei più bei versanti collinari d’Italia. Luoghi come Mosconi di Monforte d’Alba e Asili di Barbaresco sono stati celebrati per la loro bellezza e il loro contributo alla qualità del vino italiano.
La serata di sabato 6 aprile ha visto una speciale cena a quattro mani, organizzata da Alessandro Mecca del ristorante “Al Castello di Grinzane Cavour” e dallo chef catanese Fabio Ingallinera, una stella Michelin, del ristorante “Il Nazionale” di Vernante.
Unendo idealmente Piemonte e Sicilia, gli chef hanno creato un menù che ha esaltato i sapori e i prodotti di entrambe le regioni.
Roberto Bodrito, presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, ha espresso grande affetto per questa manifestazione, sottolineando come essa stimoli una continua crescita e confronto nel settore vitivinicolo, e come incoraggi i giovani a prendere parte attiva nella viticoltura, apprendendo dai loro padri la saggezza e le conoscenze necessarie per perpetuare la tradizione e l’innovazione nei vigneti:
“È importante stimolare fra i viticoltori il sentimento positivo dell’emulazione, utile per rafforzare l’attenzione verso il rispetto del paesaggio e verso il bello. Particolarmente emozionante è stata la consegna dei riconoscimenti ai Patriarchi della Vite e del Vino, per il loro importante contributo culturale dedicato alla coltivazione e valorizzazione del paesaggio viticolo. Da rilavare la presenza di molti giovani che con grande entusiasmo hanno affiancato i loro padri nella lavorazione del vigneto, acquisendone la saggezza e i saperi”.
In definitiva, l’evento “Langhe-Roero e Monferrato” non solo ha celebrato il patrimonio vitivinicolo dell’area, ma ha anche promosso un dialogo costruttivo su come la viticoltura possa contribuire a un futuro più sostenibile e inclusivo, rafforzando la comunità locale e internazionale di produttori e appassionati di vino.
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