Agostino Arioli presenta la sua nuova avventura: Birrificio Italiano Spirits.
Dopo la birra artigianale si lascia conquistare dalla distillazione e crea sette proposte in bottiglia.
Nel mondo della birra artigianale italiana, il nome di Agostino Arioli evoca immediatamente immagini di innovazione, passione e indipendenza. Fondatore di Birrificio Italiano, Arioli ha tracciato la rotta del movimento della birra artigianale nel nostro Paese sin dal 1996.
Ora, con la stessa audacia che lo ha visto portare per primo il dry hopping alle basse fermentazioni con la sua celebre Tipopils, Arioli si affaccia su un nuovo orizzonte: la distillazione. Nasce così Birrificio Italiano Spirits, una linea di distillati e aperitivi composta da sette proposte che riflettono il suo approccio creativo e visionario.
Dopo trent’anni passati a sperimentare, perfezionare e stupire con le sue birre, Arioli ha deciso di esplorare le frontiere della distillazione. Una nuova avventura, nata all’interno del Birrificio Italiano, che si declina in sette creazioni distintive: Amaro Marasso, Gin Drytto, Capparis e quattro distillati di birra chiamati Albedo.
L’approccio di Arioli rimane fedele alle sue radici: la ricerca dell’equilibrio organolettico, la meticolosità nella scelta degli ingredienti, e soprattutto, l’indipendenza come valore fondante.
L’indipendenza per Arioli è il principio che guida ogni aspetto della produzione. Dal controllo della filiera alla scelta delle botaniche, tutto è curato internamente, come ci tiene a sottolineare:
“Non facciamo numeri, ma ricerca e innovazione”.
E proprio come accade per le sue birre, anche i nuovi distillati riflettono mesi di esperimenti, assaggi e un lavoro appassionato che punta a offrire prodotti unici nel panorama italiano.
I protagonisti della linea
La nuova gamma Birrificio Italiano Spirits offre una varietà di esperienze sensoriali, ciascuna pensata per stupire sia chi ama degustare “on the rocks” sia chi ama giocare con la mixology.
Tra i protagonisti di questa linea, spicca l’Amaro Marasso, il vero fiore all’occhiello della collezione, premiato a Londra e definito il “digestivo col morso”. Marasso è un amaro senza compromessi, povero di zucchero ma ricchissimo di botaniche (ben 16), che lo rendono arrogante ma affascinante, con note di pepe rosa, dragoncello e finocchietto che ne esaltano l’aromaticità. L’etichetta – un serpente stilizzato rosso mattone – richiama lo spirito controcorrente e graffiante del prodotto.
E’ una bottiglia nata dall’instancabile curiosità di Agostino, che ha dedicato mesi a sperimentare infusioni e bilanciare botaniche per creare un amaro che fosse autentico e originale. Questo distillato rappresenta la voglia di sfidare le convenzioni e proporre qualcosa di davvero unico nel panorama italiano, con la stessa grinta e passione che Agostino aveva messo nelle sue prime birre negli anni ’90.
Capparis è un aperitivo dal carattere gastronomico, nato dall’infusione alcolica di capperi di Pantelleria e reso unico dall’aggiunta di scorza d’arancia, pepe rosa, assenzio e quassia amara. È un aperitivo decisamente fuori dagli schemi, che si presta a essere miscelato in cocktail come il “Dirty Capparis” o utilizzato in twist di classici come il Bloody Mary. La creazione di Capparis è una testimonianza della versatilità di Arioli e della sua capacità di trasformare ingredienti insoliti in esperienze straordinarie. I capperi di Pantelleria, con la loro nota salata, donano al distillato una qualità gastronomica che rende ogni sorso un viaggio attraverso i sapori del Mediterraneo. Agostino ha voluto creare qualcosa che si potesse sorseggiare con lo stesso piacere con cui si gusta un piatto ben preparato, una celebrazione della cucina e della cultura italiana.
Non poteva mancare un gin: Gin Drytto, che già dal nome racconta la sua filosofia: diretto e schietto, è un London Dry impreziosito da botaniche come combawa (kaffir lime) e pepe nero. Il risultato è un gin secco ma morbido, perfetto sia per il classico Gin & Tonic che per chi preferisce esplorare abbinamenti più audaci.
La storia del Gin Drytto è legata all’amore di Agostino per la precisione e la semplicità. Quando ha creato questo gin, Arioli si è ispirato alla tradizione del London Dry, ma ha voluto aggiungere la sua impronta personale: il combawa, con la sua freschezza agrumata, e il pepe nero, per una leggera nota speziata. Il Gin Drytto riflette la capacità di Agostino di coniugare tradizione e innovazione, offrendo un distillato che è allo stesso tempo familiare e sorprendente.
Infine, l’Albedo rappresenta forse la massima espressione del legame tra birra e distillazione.
Nato dalla distillazione di un blend di birre del Birrificio Italiano, l’Albedo si declina in quattro versioni: una in purezza e tre che maturano in botti di Moscato Giallo altoatesino, Rhum della Martinica e whisky torbato. Ciascuna versione aggiunge profondità e complessità al prodotto, regalando esperienze aromatiche uniche che oscillano tra la dolcezza del Moscato e le note austere del whisky torbato.
La storia di Albedo è quella di un’alchimia: Agostino ha voluto esplorare cosa succede quando si uniscono due mondi apparentemente distanti, la birra e il distillato, per creare qualcosa di completamente nuovo. Con Albedo, Arioli ha realizzato una serie di distillati che raccontano la storia delle sue birre, sublimata e trasformata attraverso l’arte della distillazione. Ogni bottiglia di Albedo porta con sé il carattere delle birre da cui proviene, ma con un’intensità e una profondità che solo il processo di distillazione e l’invecchiamento in botte possono donare.
Una passione che non si ferma
Questa nuova linea di distillati, risultato di un processo tecnico ben curato, rappresenta in realtà la naturale evoluzione di una passione. Per Agostino Arioli, lanciarsi nel mondo della distillazione è stato come intraprendere un nuovo viaggio, con la stessa curiosità e lo stesso entusiasmo che lo avevano guidato quando ha iniziato a fare birra nel suo garage negli anni ’80. E propio lui ricorda:
“Siamo artigiani, non industriali. Ciò che ci spinge è la ricerca e l’amore per ciò che facciamo”.
Agostino Arioli, classe 1965, nato a Milano, ha sempre avuto un’anima curiosa e ribelle. Sin da giovane, durante i suoi studi di Agraria, si è appassionato alla birrificazione casalinga, iniziando a sperimentare con ingredienti e tecniche già nel 1985. La sua visione ha preso forma nel 1996, quando ha fondato il Birrificio Italiano a Lurago Marinone, una delle prime realtà di birra artigianale nel Paese.
La sua celebre Tipopils è diventata rapidamente un’icona, la prima birra a bassa fermentazione al mondo a utilizzare il dry hopping. Innovatore e alchimista per vocazione, Agostino ha sempre cercato di andare oltre i confini convenzionali, esplorando il potenziale degli ingredienti per creare esperienze gustative nuove e sorprendenti.
E così, dalla piccola sede di Limido Comasco, passando per il locale di Milano, Birrificio Italiano continua a sorprendere e a innovare, con una gamma di distillati che è già pronta a conquistare i palati più curiosi e gli amanti del buon bere.
Birrificio Italiano Spirits in qesto contesto è un importante ampliamento di gamma, ma più nel profondo è l’espressione di un percorso creativo che non conosce limiti, un tributo alla cultura artigianale italiana e alla voglia di osare senza mai scendere a compromessi.
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