Sempre più relais hanno apiari all’interno per produzione di miele di qualità.
Dall’orto alle api, gli hotel verso un mondo green e a chilometro zero.
Si è celebrata proprio pochi giorni fa la Giornata Mondiale delle Api, istituita nel 2017 in ricordo della data di nascita dello sloveno Anton Jansa, pioniere dell’apicoltura.
Spostandosi da un fiore all’altro le api raggiungono e impollinano più di 170 mila specie vegetali, garantendo così la biodiversità nell’ecosistema. Senza di loro, la produzione dei frutti della natura sarebbe molto più lenta.
Sempre più spesso sentiamo di relais, hotel e strutture ricettivce che inseriscono tra i loro Plus la presenza di apiari e la produzione di un miele “home made”.
Dall’attività delle api e di altri impollinatori dipendono gran parte delle piante da fiori selvatiche e delle piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell’industria. Eppure le api sono in pericolo, con tassi di estinzione attualmente da 100 a 1.000 volte più alti del normale a causa dell’impatto delle attività umane: agricoltura intensiva, monocolture, pesticidi, inquinamento e cambiamenti climatici che anticipano le fioriture.
La soluzione? Aumentare la presenza di api, farle “lavorare al sicuro”, proteggere l’ambiente in cui vivono.
E’ anche per questo, oltre che per un grande valore aggiunto nell’offerta ai clienti, che molti hotl e relais hano inserito, magari accanto all’orto, anche l aprsenza di un apiario “di casa”.
Abbiamo voluto selezionarne alcuni, in un elenco in continuo aggiornamento, mano a mano che ne veniamo a conoscenza, ricordando del nostro special sull’ apiturismo in Slovenia, dove esiste un movimnto legato al viaggiare “secondo ape”!
Può essere di certo una delle motivazioni per scegliere una location piuttosto che un’altra: imparare la vita di questi insetti, partecipare magari alla produzione del miele, e soprattutto degustare ottimi prodotti a chilometro zero!
Ecco alcune delle strutture che tra i loro servizi hanno anche l’apicoltura interna:
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Abi d’Oru di Porto Rotondo
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Borgo Scopeto in Toscana
1-Le Api dell’Abi d’Oru – Porto rotondo
Hotel Abi d’Oru – Sardinian Beach Hotel & Spa – Località Golfo di Marinella – Porto Rotondo
Tel: +39 0789 309019 info@hotelabidoru.it – www.hotelabiodoru.it
2- Borgo Scopeto, gli apiari
La tenuta toscana di origine trecentesca, Borgo Scopeto Relais è un 4 stelle lusso situato nel cuore del Chianti Classico, estesa per circa 500 ettari, di cui 373 di bosco, 70 a vigneto e 50 punteggiati da piante di ulivo.
Ne abbiamo parlato in vista della ripaertura: leggi qui!
L’orto e l’apiario sono idee nate dal desiderio di dare a Borgo Scopeto un’identità sostenibile, che si autosostiene e si autoalimenta.
Nello specifico l’apiario, con le api provenienti dall’azienda agricola di Borgo Scopeto, formato da 10 arnie, è stato realizzato grazie all’apicoltore Enrico Tanzini, che in questa prima fase lo gestisce, con l’obittivo futuro di una gestione direttamente dal Borgo.
Per quanto riguarda le tipologie di miele, tutto dipende dalle api. Di certo si produrrà il Millefiori, ma essendoci anche campi di lavanda e boschi con Erica e Castagno ci si può aspettare grande varietà di sapori!
Relais Borgo Scopeto – Strada Comunale 14, 18, Vagliagli (SI)
www.borgoscopetorelais.it
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