Uscita la nuova Guida Gambero Rosso 2021.
Eliminati per ora i punteggi, restano i simboli tipici della guida.
Una nuova guida quella che è stata presentata da Gambero Rosso per questo anno “tragicamente” storico, anche e forse soprattutto per il settore ristorativo.
Messi da parte i punteggi, mantenuti i simboli distintivi della guida, ossia le forchette, i gamberi, i mappamondi, i bocali e le cocotte (gli spicchi fanno aprte della guida pizzerie).
Grande attenzione per i professionisti che in questi mesi non si sono scoraggiati e sono riusciti a reinventarsi con una certa originalità per restare vicini ai propri clienti ( e mantenerseli tali!) con proposte di delivery e di offerte di servizio sempre nuove.
Una guida che racconta oltre ai giudizi di cucina, anche la storia di un settore che reagisce, di una forza lavoro che resta attiva di fronte ad una crisi senza eguali, di un gruppo di ristoratori italiani che vogliono continuare a raccontare la cucina del e nel nostro paese, e lo fanno con il grande spirito del MAde in Italy, anche questo senza eguali. E a proposito di supporto al settore, l’Ammionistratore Delegato di Gambero Rosso Luigi Salerno spiega:
“Il nostro impegno di supporto nei confronti della ristorazione continuerà con una comunicazione ancora più forte, sviluppando e creando nuove iniziative che aiutino le imprese del settore.
La ristorazione è parte integrante della storia e del DNA del Gambero Rosso e siamo sicuri che lavorando insieme anche questa volta, torneremo presto a riempire le tavole della migliore ristorazione italiana”.
Queste le maggiori novità della Guida:
1- Quattro nuovi ristoranti con le “tre forchette”, il massimo riconoscimento della Guida che attualmente ne contiene 38. I nuovi sono:
- Piccolo Principe dell’Hotel Principe di Piemonte, chef Giuseppe Mancino, a Viareggio;
- Glass Hostaria, chef Cristina Bowerman, a Roma;
- Vun Andrea Aprea dell’Hotel Park Hyatt Milan, chef Andrea Aprea, a Milano;
- Imàgo dell’Hotel Hassler, chef Andrea Antonini, a Roma.
2- Premio “Ristoratore dell’anno” alla famiglia Liu a Milano 3- Lo chef emergente Emanuele Lecce, La Tavernetta a Spezzano della Sila (CS) 4- La novità dell’anno è Peter Brunel di Arco (TN) 5- I migliori menu degustazione dell’anno sono quelli di Bottura (Osteria Francescana – Modena) e di Niko Romito (Reale – Castel di Sangro-AQ) 6- Il pastry chef Fabrizio Fiorani, Il duomo a Ragusa 7- La miglior sala del Qafiz. Santa Cristina d’Aspromonte (RC) 8- La miglior comunicazione digitale dell’ Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense (NA)
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