Dove c’è natura c’è distanziamento!
Valtellina come destinazione per vacanze rilassanti, itineranti, naturali e gourmet.
La Valtellina è una destinazione ormai nota, molto apprezzata per le sue ampie distese verdi, gli innumerevoli percorsi perfetti per gli amanti del trekking così come la sua tradizione enogastronomica. Le classiche valli sono ormai mete rinomate, ma esistono anche una serie di percorsi meno noti, meno frequentati, caratterizzati da una bellezza ancora incontaminata.
Dalla Valchiavenna a Morbegno, dalla Valmalenco alla Val Bondone, tra Sondrio, Tirano, Aprica e Teglio, fino alla Alta Valtellina della Valfurva, bellezze da scoprire, in mezzo a boschi, parchi, importanti dislivelli e attrazioni golose. Vediamo insieme le possibilità di escursioni e le delizie da degustare. Qui 5 diverse zone da scoprire, tra passeggiate e vette:
1-Valchiavenna: Natura e relax al tempietto di San Fedelino
2-Morbegno e dintorni: Tra le vette maestose della Valtellina e il Lago di Como
3-Sondrio e Valmalenco: nel Parco delle Orobie Valtellinesi, tra birdwatching e dislivelli
4-Aprica, Teglio, Tirano e dintorni: in Val Bondone nel Parco delle Orobie Valtellinesi
5- Alta Valtellina: Terrazze romantiche e suggestive in Valfurva
1- Degustazioni in cantina
2- In mezzo ai meleti
3- Alpeggi in quota
In estate da non perdere una visita negli alpeggi in quota dove si producono i tipici formaggi valtellinesi e altri prodotti genuini caseari, burro in primis. Tra gli itinerari proposti, laVia del Latte in Valmalenco tocca alcuni dei principali alpeggi malenchi, in ambienti incontaminati e di grande bellezza paesaggistica. Alla Latteria di Livigno accanto alla lavorazione dei prodotti lattiero caseari, è possibile visitare i laboratori di produzione, degustare la genuinità dei vari prodotti, anche su un’ampia terrazza all’aperto, e ammirare le attrezzature agricole d’epoca nel piccolo museo.
4- Accademia dei pizzoccheri
A Teglio, capitale enogastronomica della Valtellina, si possono degustare i pizzoccheri preparati dalla Accademia del Pizzocchero e conoscere più approfonditamente uno dei prodotti più utilizzati nella cucina locale, il grano saraceno: una passeggiata nei campi in fiore abbinata ad una visita al mulino Menaglio sono un’esperienza imperdibile. Situato nella frazione di San Rocco e gestito dalla “Associazione per la Coltura del Grano Saraceno di Teglio”, il mulino dispone anche di spazi espositivi su due livelli e di un piccolo fabbricato adiacente, dotato di cucina e forno, dove è possibile degustare alcuni prodotti della Valtellina a base di grano saraceno in un contesto senza pari. L’Accademia del Pizzocchero di Teglio nasce nel 2002 con l’obiettivo proprio di promuovere e valorizzare il Pizzocchero di Teglio e tutte le espressioni tipiche dell’enogastronomia valtellinese. Si tratta pertanto di un’associazione volta ad accrescere la conoscenza del prodotto simbolo della cucina valtellinese tutelandone la ricetta originaria, favorendone la promozione partecipando a studi e dibattiti, diffondendo la cultura di Teglio tramite i media tradizionali e prendendo parte a manifestazioni enogastronomiche.
5- Tour dei Crotti
In Valchiavenna è d’obbligo una sosta appetitosa nei celebri Crotti che, rispetto alle tradizionali cantine, presentano il “sorel”, uno spiraglio naturale da cui soffia una corrente d’aria che mantiene la temperatura pressoché costante e che rende ideale la conservazione di vino, salumi e formaggi.
6- Cantine di Braulio
A Bormio è possibile visitare le cantine del Braulio, il leggendario amaro alpino della Valtellina, che nasce a Bormio e composto da diverse erbe raccolte in zona, tra cui l’Achillea, l’Assenzio, la Genziana e il Ginepro, ma con un ingrediente segreto che solo il proprietario conosce. La ricetta risale addirittura al 1875 ad opera del farmacista Francesco Peloni. L’invecchiamento del Braulio avviene in botti di rovere di Slavonia per un periodo di 2 anni che diventano 5 per la produzione del Braulio Riserva. Questo amaro di gradazione alcolica di 21°, crea un equilibrio di sapori e un bouquet aromatico incomparabile, ed è adatto come digestivo dopo un tipico e ricco pasto valtellinese.
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